Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Raid a Beirut contro Hezbollah. Drone sul quartier generale. Israele: "Ucciso il comandante. Ha ordinato la strage in Golan"

La risposta Tel Aviv dopo i 12 bambini drusi centrati da un missile lanciato su un campo da calcio. L’obiettivo era il braccio destro di Nasrallah. I miliziani: "È sopravvissuto". Il bilancio ufficiale è di tre morti.

Raid a Beirut contro Hezbollah. Drone sul quartier generale. Israele: "Ucciso il comandante. Ha ordinato la strage in Golan"

La risposta Tel Aviv dopo i 12 bambini drusi centrati da un missile lanciato su un campo da calcio. L’obiettivo era il braccio destro di Nasrallah. I miliziani: "È sopravvissuto". Il bilancio ufficiale è di tre morti.

TEL AVIV

Un drone nei cielo di Beirut, una potente esplosione nel rione Dahya – la roccaforte degli Hezbollah – e poi una nuvola di fumo che si eleva sulle macerie di un condominio. Un primo bilancio parlava di due morti e di una decina di feriti, in serata il governo libanese ha confermato: tre morti, di cui una donna e due bambini, oltre a 74 feriti. Israele aveva promesso una reazione "dolorosa, ma calibarata" alla uccisione di 12 bambini ed adolescenti drusi nella alture del Golan, massacrati sabato in un campo di calcio da un razzo degli Hezbollah, e ieri ha mantenuto le promesse. "Abbiamo compiuto una esecuzione mirata a Beirut" ha reso noto il portavoce militare, poco dopo l’attacco, avvenuto non lontano da un campo di calcio della capitale libanese.

"L’obiettivo era un comandante responsabile della uccisione dei bambini drusi, oltre che della uccisione di numerosi civili israeliani". "Hezbollah aveva varcato una linea rossa" ha spiegato su X il ministro della difesa Yoav Gallant. "Adesso la palla è nel campo degli Hezbollah".

Il premier Benyamin Netanyahu ha divulgato in parallelo una immagine ripresa nel suo ufficio mentre, col ‘telefono rosso’ seguiva gli sviluppi. In particolare tentava di comprendere se la esecuzione mirata – molto simile a quella condotta con successo a gennaio, proprio nel rione Dahya, contro il leader di Hamas Salleh Aruri – fosse stata coronata di successo.

Israele non ha immediatamente chiarito quale fosse il suo obiettivo. Secondo i media nazionali si tratta di Fuad Shukr, uno dei più stretti collaboratori di Hassan Nasrallah. Talmente intimo da essere definito come "il n. 2 degli Hezbollah", specializzato in particolare nel potenziamento dei missili ad alta precisione della sua organizzazione.

Sulla sua testa, da decenni, c’è una taglia americana di cinque milioni. Prima dell’attacco israeliano di ieri il ministro della difesa israeliano Gallant aveva avuto un colloquio di aggiornamento con il segretario alla difesa Usa, Lloyd Austin. Sulla sorte di Shukr, nelle prime ore seguite all’attacco, non si sono avute informazioni certe. Mentre le strade della Dahya sono state invase da una folla di sostenitori di Hezbollah, che hanno scandito slogan contro Israele, il movimento ha mantenuto un riserbo totale. Fonti locali hanno comunque assicurato che egli sarebbe sopravvissuto. In Israele il comando delle retrovie ha reso noto che per il momento non è necessario alterare la routine.

Ma anche ieri gli Hezbollah hanno continuato ad attaccare il nord di Israele con decine di razzi. Un drone suicida, nel kibbutz ha-Goshrim, ha provocato la morte di un 30enne israeliano: la sedicesima vittima israeliana, questo mese, dal fuoco degli sciiti libanesi. Prima dell’attacco a Beirut una fonte degli Hezbollah aveva messo in guardia Israele che se avesse tentato una operazione di terra nel Libano meridionale, gli sciiti libanesi avrebbero lanciato una offensiva in Galilea. Adesso Israele attende di conoscere quale possa essere la reazione degli uomini di Nasrallah. Intanto anche a Gaza la tensione resta elevata. L’esercito israeliano ha annunciato di aver terminato le operazioni a Khan Yunis, nel sud della striscia. Fonti mediche di Hamas hanno poi riferito di aver recuperato sul terreno almeno 300 cadaveri.

Aldo Baquis