Kiev, 25 gennaio 2025 – Gli 007 ucraini hanno attaccato una raffineria di petrolio a Tuapse, città russa sul Mar Nero, a metà strada tra Krasnodar e il confine con la Georgia. E’ la stessa Sbu, l’intelligence di Kiev, a rivendicare il raid con droni che ha provocato due potenti esplosioni nell’impianto Rosneft che poi ha preso fuoco. L’incendio è di vaste dimensioni.
"Nell'impianto erano stoccate 112 tonnellate di benzina e 200 tonnellate di olio combustibile – ha dichiarato una fonte Sbu citata dai media ucraini –. L'attacco è stato condotto da tre droni. I primi sono stati abbattuti e sono caduti in mare. Il terzo ha centrato la raffineria provocando un'esplosione con fiamme alte fino a 70 metri”.
Dove si trova Tuapse
E’ solo l’ultima delle azioni di Kiev che sembra voler spostare il baricentro della guerra in territorio russo. “Continueremo a colpire in profondità la Federazione Russa e continueremo ad attaccare obiettivi che non sono solo importanti per l'economia russa, ma che in particolare forniscono anche carburante alle truppe nemiche”, ha detto lo 007.
Lo schianto dell’Ilyushin 76
Intanto resta ancora avvolto nel mistero lo schianto dell’aereo da trasporto militare della Difesa russa, precipitato ieri a Belgorod, sempre al confine con l’Ucraina. Mosca ha accusato Kiev dell’abbattimento, riferendo che a bordo dell’Il-76 c’erano 65 prigionieri ucraini. Il governo di Zelensky non ha confermato ma secondo fonti interne allo Stato maggiore, l’incidente sarebbe opera dell’esercito di Kiev. Le stesse fonti sostengono però che il velivolo trasportasse missili S-300.
L’Sbu ha annunciato l’apertura di un’indagine dopo che Zelensky ha accusato il Cremlino di giocare con la vita dei detenuti ucraini.