Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Putin vuole una zona cuscinetto in Ucraina. Kiev non si fida: “Prepara escalation della guerra”

Il presidente russo dopo la sua rielezione ha dichiarato che la Russia ha bisogno di una zona di sicurezza per difendere il suo territorio. Ma secondo le autorità ucraine lo zar ha altre intenzioni

Roma, 18 marzo 2024 - Vladimir Putin vuole creare una zona cuscinetto all'interno dei territori occupati in Ucraina per proteggere meglio il territorio russo dai raid nemici. Ma Kiev non si fida e vede dietro alla dichiarazione dello zar una volontà completamente diversa. "Questa è... una dichiarazione evidente che la guerra non farà altro che intensificarsi", è stato il commento amaro di Mykhailo Podolyak, consigliere di Volodymyr Zelensky.

La commissione elettorale locale di una zona del Donetsk scortata dai soldati russi
La commissione elettorale locale di una zona del Donetsk scortata dai soldati russi

Kiev: “Putin vuole intensificare gli attacchi”

Secondo i vertici di Kiev la volontà di creare una zona di sicurezza dello zar preannuncia un'escalation della guerra. "Tutto ciò è una prova diretta che la Federazione Russa non è pronta a vivere nelle moderne relazioni sociali e politiche, tenendo conto dei diritti sovrani assoluti degli altri Paesi", ha continuato Podolyak.

Putin: “Zona cuscinetto per difenderci”

Dopo la rielezione di domenica il presidente Putin ha parlato della zona cuscinetto, e oggi il suo portavoce Dmitry Peskov, nel suo briefing quotidiano, lo ha ribadito. ''E' possibile che, visti i tragici eventi in corso, prima o poi saremo costretti a creare una 'zona cuscinetto', una zona di sicurezza che sarà abbastanza difficile da superare con i mezzi di distruzione utilizzati dal nemico'' aveva affermato lo zar, facendo riferimento a diversi attacchi subiti in zone di confine come Belgorod.

Nel 2024 Kiev ha attaccato 15 volte oltre confine

E in effetti gli ucraini hanno tentato di portare la guerra diverse oltre confine, come ha scritto il media indipendente russo The Insider, e rilanciato da Ukrainska Pravda: Kiev ha compiuto con i droni 15 attacchi solo nel 2014. Raid che, se non hanno riscosso veri e propri successi militari, hanno comunque pesato sull'economia russa infatti 13 obiettivi erano raffinerie di petrolio, dislocate in nove regioni della Federazione Russa, di cui 8 gravemente danneggiate.

Colpite 13 raffinerie, Mosca nasconde danno importante

Impianti con una una capacità produttiva di 178 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi l'anno che hanno subito danni più o meno gravi, ma su cui Mosca ha rivelato poco, o negato l’attacco. Anche prendendo in considerazione solo la produzione degli 8 impianti più danneggiati la perdita in fatto di produzione petrolifera è stata comunque consistente e si sarebbe aggirata attorno ai 83 milioni di tonnellate. E Kiev non sembra volersi fermare: l'ultimo attacco contro raffinerie russe risale al due giorni fa contro tre impianti nella regione di Samara.