Samarcanda, 15 settembre 2022 - I presidenti cinese Xi Jinping e russo Vladimir Putin si stanno incontrando a Samarcanda, in Uzbekistan, a margine del XXII vertice dei leader dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). Si tratta del primo faccia a faccia tra i due leader, dopo quello del 4 febbraio di Pechino sulla promessa della partnership bilaterale "senza limiti", alla vigilia dell'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, iniziata il 24 febbraio. Dunque, una sorta di test della promessa di partnership e amicizia dei leader cementata dal comune rancore verso l'Occidente.
Ucraina, i russi si ritirano dalla regione di Zaporizhzhia. Incidente d'auto per Zelensky
Pechino e Mosca risultano infatti sempre più isolate dall'Occidente, con la Cina che sostiene la Russia e addossa agli Stati Uniti e alla Nato la responsabilità della guerra in Ucraina. A Mosca sono convinti che la Cina abbia deciso di concedere un sostegno più concreto all'operazione in Ucraina, dove le cose stanno andando male in seguito alla controffensiva di Kiev.
Le parole di Putin
La Russia ''condanna le provocazioni degli Stati Uniti nello Stretto di Taiwan'', è tra le prime dichiarazioni di Putin a Xi. Poi il leader del Cremlino ha virato sull'Ucraina, dicendo di comprendere "le preoccupazioni della Cina sulla questione ucraina" e che intende "chiarire la posizione russa" a tal proposito. "I tentativi di creare un mondo unipolare" da parte dell'Occidente "hanno assunto forme assolutamente orribili", ha continuato. E ancora: "Apprezziamo molto la posizione equilibrata dei nostri amici cinesi riguardo alla crisi ucraina".
I rapporti tra Russia e Cina si consolidano, dunque, "molti cambiamenti stanno avvenendo nel mondo oggi: l'unica costante è l'amicizia e la fiducia reciproca tra Russia e Cina", ha detto Putin. Entrambe le parti "sostengono la promozione di un ordine internazionale più giusto ed equo, stabilendo un modello per le relazioni internazionali". Il presidente russo ha anche augurato "un completo successo del XX Congresso nazionale del Partito comunista cinese (che si terrà il prossimo 16 ottobre, ndr)", ritenendo che, sotto la guida del presidente Xi Jinping, "lo sviluppo economico e sociale della Cina continuerà a realizzare nuovi traguardi".
La replica di Xi Jinping
La Cina è pronta a lavorare con la Russia "come tra grandi potenze", è stata la replica di Xi Jinping. "Di fronte a un mondo in cambiamento, a tempi di trasformazione e mutamenti storici, la Cina vuole lavorare con la Russia per dimostrare la responsabilità di grandi potenze e instillare stabilità ed energia positiva in un mondo di caos", ha continuato Xi. Il presidente cinese ha detto inoltre di voler condividere con Putin idee sui rapporti bilaterali e su questioni d'importanza regionale e internazionale, come "la cooperazione pratica nel commercio, nell'agricoltura, nella connettività e in altri campi". Si tratta, quindi, di un "forte sostegno reciproco" tra Cina e Russia.
Sulla questione Taiwan, Jinping ha apprezzato l'adesione della Russia "al principio della 'Unica Cina'"e ha sottolineato che "Taiwan fa parte della Cina". Pechino, com'è noto, "si oppone con fermezza alle forze separatiste dell'indipendenza di Taiwan" e alle "interferenze esterne". Per questo motivo, ha aggiunto Jinping, "nessun Paese ha il diritto di ergersi a giudice sulla questione di Taiwan".
Putin-Raisi
Putin a Samarcanda ha incontrato anche il suo omologo iraniano Ebrahim Raisi. In base alle dichiarazioni del leader russo Mosca è molto contenta della firma sul memorandum di adesione dell'Iran alla SCO, "resta una formalità" completare questo processo. "Stiamo facendo di tutto per garantire che l'Iran diventi un membro a pieno titolo dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai" ha detto Putin. Le posizioni di Russia e Iran sono "vicine o coincidono" su molte questioni internazionali. La cooperazione tra Russia e Iran "si sta sviluppando positivamente", ha dichiarato Putin.