Roma, 31 maggio 2024 – Uno degli edifici della lussuosa residenza di Vladimir Putin nel distretto di Ongudai, nella Repubblica dell'Altai, presso la quale Putin avrebbe trovato lungamente residenza durante la pandemia Covid, è quasi completamente bruciato. La notizia è stata rilanciata dal media russo indipendente Sirena che ha pubblicato foto che mostrano elementi identici della decorazione esterna dell'edificio della dacia di Putin: il colore della facciata, gli spazi verdi situati accanto all'edificio e il tetto dell'edificio vicino incluso nella corrispondenza fotografica corrispondono.
L’immagine dell'edificio bruciato è stata pubblicata inizialmente dal blogger Amyr Aitashev e dall'attivista Aruna Arna. Sono state scattate foto da diverse angolazioni e il terreno che circonda la residenza coincide con quanto visibile nelle fotografie. In una conversazione con Sirena, Aitashev ha chiarito che la foto da lui pubblicata è stata scattata ieri.
La causa dell'incendio è sconosciuta. I servizi di verifica della redazione di Sirena non hanno riscontrato tracce di lavorazione/alterazione sui fotogrammi. L'ufficiale di servizio operativo della direzione principale del Ministero delle situazioni di emergenza della Repubblica dell'Altai non ha risposto alla domanda del corrispondente della Sirena sugli incendi nel distretto di Ongudai nelle ultime 24 ore. È noto che il complesso comprende una fattoria con aree forestali recintate e una fattoria per l'allevamento dei cervi, nel cui sangue Putin si bagnerebbe. Secondo varie fonti, qui si trova anche il cosiddetto "bunker Putin", uno dei molti a disposizione del Presidente russo nelle sue molteplici residenze. Il blogger Aitashev scrive sul suo canale Telegram che in questa residenza nel 2015 Putin ospitò il premier italiano Silvio Berlusconi.