Mosca, 25 ottobre 2023 – La Russia continua a lanciare la sua sfida al mondo. Dopo il test effettuato a inizio ottobre del super missile a propulsione nucleare Burevestnik, ora il presidente Vladimir Putin ha annunciato “di aver supervisionato esercitazioni militari che hanno previsto il lancio di missili balistici e da crociera”.
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Testato missile nucleare intercontinentale
In particolare, secondo quanto riporta la Tass, è stato testato un missile balistico intercontinentale (Icbm) Yars dal cosmodromo di Plesetsk. “Un missile balistico intercontinentale Yars è stato lanciato in prova dal cosmodromo di Plesetsk verso il terreno di prova di Kura in Kamchatka”, si legge in un comunicato del Cremlino. Inoltre un razzo balistico Sineva è stato lanciato dal Mare di Barents dall'incrociatore sottomarino strategico missilistico a propulsione nucleare Tula.
Esercitazione contro attacco alla Russia
Le forze russe hanno così condotto un'esercitazione delle proprie unità di deterrenza nucleare sotto la guida di Putin. Il ministro della Difesa Shoigu – scrive Ria Novosti – ha riferito che durante l'addestramento sono stati elaborati i compiti di sferrare un massiccio attacco nucleare da parte delle forze offensive strategiche in risposta a un attacco nucleare nemico. Il presidente Putin ha parlato di una ipotetica risposta all'America.
Armi nucleari, la dottrina russa
La dottrina militare russa prevede l’uso di armi atomiche solo in due casi: un attacco al proprio territorio e una minaccia all’esistenza stessa del Paese. “Nessuno sano di mente userà un’arma nucleare contro la Russia”, aveva detto Putin in occasione del test del missile Burevestnik.
Putin: “Più soldati a contratto nel 2024”
Intanto Il presidente russo ha dato istruzioni per arruolare più soldati a contratto nel 2024. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, citato dalla Tass. “Il comandante in capo ha deciso di continuare il lavoro per dotare le forze armate di militari volontari nel 2024”, le parole di Medvedev durante un incontro, sottolineando che per il prossimo anno è prevista la formazione di un altro corpo d'armata, sette divisioni, 19 brigate, 49 reggimenti nelle forze armate russe. "La situazione nel mondo e intorno alla Russia rimane tesa e questo vale anche per la zona delle operazioni militari speciali e per i Paesi vicini dove il blocco Nato aumenta costantemente il suo potenziale militare – ha aggiunto Medvedev – . Per proteggere efficacemente l'indipendenza e la sicurezza del nostro Stato verranno adottate una serie di misure per l'espansione e l'aumento del numero delle forze armate della Federazione Russa”.