Roma, 23 giugno 2023 - L'ubiquità di Vladimir Putin avvalora le tesi dell'esistenza di uno o più sosia del presidente russo. Un'ipotesi rilanciata in queste ore da Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, che ripropone il post su Telegram di un ex deputato russo, Viktor Alksinis. Alksinis sul social esodisce dichiarandosi poco incline a credere alla teoria che vuole il numero uno del Cremlino sostituito in alcune occasioni da un agente di fiducia del tutto simile a lui, affiorate più volte in questi anni. Ma ora qualcuno afferma di avere le prove dell'esistenza di un finto Putin. Quello che Gerashchenko definisce: "Una interessante conferma sull'esistenza dei sosia di Putin".
L'ex deputato russo, e prima ancora sovietico, sottolinea l'incredibile capacità di Putin di essere presente in diversi posti nello stesso momento. "Non ho mai creduto alle chiacchiere sui sosia di Putin. Ma oggi ho trovato INFORMAZIONI UFFICIALI che confermano come sia possibile", scrive Alksinis, noto come "il colonnello nero". L'ex deputato si riferisce al Consiglio di Sicurezza della Federazione russa presieduto ieri da Putin che, secondo il sito del Cremlino, era iniziato alle 11.55 ora locale. Ma poco dopo, alle 12.15, Putin era ai giardini di Alessandro per deporre una corona alla tomba del milite ignoto. E alle 13.05 ha visitato il museo della Vittoria, per poi alle 14.50 ricevere il ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed Al Thani.
Anche su quanto riferito dalle agenzie vicine al Cremlino qualcosa non torna, sottolinea Alksinis, infatti alle 12.03 l'agenzia stampa Ria Novosti mandava in diretta il video di Putin che parlava al Consiglio di Sicurezza, e la Tass a ruota scriveva che Putin stava parlando al Consiglio, ma secondo il comunicato del Cremlino il presidente era già ai giardini di Alessandro per commemorare il milite ignoto. Quindi il presidente russo risultava in due posti diversi allo stesso momento, continua Alksinis, che si chiede quale era il vero Putin e quale il sosia? O bisogna credere che il Consiglio di sicurezza non c'è mai stato, e quindi chiedersi: "Perché è stato necessario ingannare la popolazione a riguardo? A che scopo è stato fatto?", conclude Alksinis.