Roma, 6 marzo 2024 - La Russia ha attaccato l'Ucraina per difendere la minoranza filorussa, il presidente Vladimir Putin, in un incontro con i partecipanti al Festival Mondiale della Gioventù, ha spiegato così l'Operazione speciale contro Kiev: "Il Donbass si è rivolto alla Russia per chiedere aiuto e se lo aspettava". Lo zar ha quindi chiesto a chi lo ascoltava: "Perché la Russia non può difendere il suo popolo? E non da qualche parte a migliaia di chilometri dai suoi confini nazionali, ma vicino e sotto i nostri occhi".
"Russia e Italia unite per l'amore dell'arte e della libertà"
Putin ha parlato anche dell'Italia incontrando a Sochi un giovane italiano, l’artista partenopeo Jorit: "Russia e Italia sono unite dall'amore per l'arte e dal desiderio di libertà", ha detto il capo di Stato, riferisce la Tass. Come non notare che è la seconda volta in circa due settimane che Putin sottolinea la vicinanza tra i due Paesi, come ha fatto il 20 febbraio in una conversazione durante un forum a Mosca con la studentessa Irene Cecchini.
Jorit, al secolo Ciro Cerullo, ha chiesto a Putin se ritenga che l'arte possa fungere da ponte tra l'Italia e la Russia. "Siamo sempre stati ammirati dall'arte italiana e ci ha sempre tenuti vicini. Quella italiana è una grande arte di un grande popolo, questo è evidente. Noi in Russia l'abbiamo sempre considerata così e la consideriamo ancora così", ha risposto il capo del Cremlino. Poi lo zar ha aggiunto che non c'è solo l'arte a unire i due popoli: "La lotta dell'Italia per l'indipendenza, Garibaldi questo non ci ha forse uniti? Questo ci ha sempre uniti. Gli italiani hanno sempre un desiderio di libertà nei loro cuori”, ha sottolineato Putin che ha concluso "questo significa che rispettate il desiderio degli altri popoli di fare le loro scelte e scegliere il loro destino".
"Serbia alleato fedele, apprezziamo"
Putin poi ha voluto ringraziare Belgrado, alleato fedele di Mosca: "Le relazioni tra la Russia e la Serbia sono unici, con radici storiche profonde. Da secoli, i serbi sono gli alleati più affidabili della Russia. E questo lo sappiamo, lo ricordiamo e lo apprezziamo". E anche se la Serbia sta cercando di entrare nella Ue non ha mai aderito alle sanzioni europee contro la Russia per la guerra in Ucraina.
“I crimini di guerra di Kiev saranno puniti”
Il capo del Cremlino ha quindi accusato Kiev di crimini di guerra: "Il bombardamento delle forze armate ucraine contro i civili a Belgorod è stato un crimine di guerra. La Russia non lascerà mai scappare gli autori" di questi crimini. Putin ha voluto precisare: "Il bombardamento dei civili, l'attacco con lanciarazzi multipli su piazze e civili è certamente un crimine di guerra". Il leader russo si è anche detto certo del fatto che "la riconciliazione tra ucraini e russi avverrà prima o poi, almeno a livello spirituale, e questo è inevitabile". Riconciliazione "impedita dalle manifestazioni più orribili del nazionalismo. È il veleno che avvelena la vita di molti popoli, anche in Ucraina oggi".
Putin incontra Grossi: "Russia collabora con Aiea”
Oggi Putin aveva incontrato il direttore generale della Aiea, Rafael Mariano Grossi, sempre a Sochi. Il presidente russo ha promesso di voler continuare a collaborare con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica: "Facciamo di tutto per migliorare la sicurezza negli impianti nucleari, ci basiamo su principi moderni". Mentre Grossi gli ha ricordato la ''situazione precaria'' della centrale di Zaporizhia controllata dai russi nel sud dell'Ucraina. ''C'è stato un importante scambio con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin a Sochi, sulla sicurezza nucleare e la protezione della centrale di Zaporizhia e altre sfide globali legate alla non proliferazione'', ha spiegato Grossi su X. Dopo l'incontro Putin ha dichiarato: "Il sostegno dell'Aiea è molto importante'' per la Russia, che intende ''garantire il rispetto degli standard di sicurezza dell'energia nucleare in tutto il mondo''.