Roma, 21 giugno 2023 - Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che i nuovi missili nucleari Sarmat saranno presto pronti per il dispiegamento. I Sarmat sono in grado di trasportare 10 o più testate nucleari, sono i missili balistici intercontinentali più potenti e tecnologicamente avanzati della Russia. l leader del Cremlino ha anche ribadito che "rafforzare l'esercito rimane la priorità" di Mosca.
A febbraio, la Russia aveva fallito un test missilistico intercontinentale in concomitanza con la visita del presidente Joe Biden in Ucraina. Secondo due funzionari statunitensi citati dalla Cnn, Mosca aveva informato Washington in anticipo del lancio, il test non rappresentava un rischio e gli Usa non lo consideravano un'anomalia o un'escalation.
Nel discorso di oggi Putin ha anche dichiarato che la Russia continuerà a sviluppare la sua triade nucleare, riferendosi ai missili con base a terra che possono colpire obiettivi a lunga distanza, quelli lanciati da sottomarini e le bombe atomiche lanciate dagli aerei.
I dubbi di Zelensky
Tuttavia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non crede che Putin sia “pronto” a usare le armi nucleari nel conflitto in Ucraina, perché lo zar “ha paura per la sua vita, la ama molto”. Il commento di Zelensky è arrivato durante un'intervista con la Bbc. In ogni caso, ha aggiunto il presidente ucraino, “non c'è modo di dirlo con certezza, soprattutto per quanto riguarda una persona senza legami con la realtà, che nel XXI secolo ha lanciato una guerra su larga scala contro il suo vicino”.
Prigozhin contro i vertici di Mosca
Intanto Il capo della milizia privata Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha accusato i vertici di Mosca di ingannare i russi sul corso dell'offensiva in Ucraina, sottolineando i progressi di Kiev. “Stanno ingannando il popolo russo. Enormi aree sono state consegnate al nemico», ha dichiarato in un messaggio audio, in cui ha anche spiegato che le truppe ucraine hanno già cercato di attraversare il fiume Dnipro, sulla linea del fronte. “Tutto questo è totalmente nascosto a tutti. Un giorno la Russia si sveglierà e scoprirà che anche la Crimea è stata consegnata a Kiev”. Frasi in netto contrasto con le parole di Putin, che anche oggi ha ribadito il “rallentamento della controffensiva ucraina”.