Sabato 21 Dicembre 2024
MARTA OTTAVIANI
Esteri

Putin e la minaccia nucleare. “Solo deterrenza, usare l’atomica sarebbe una follia”

Il generale Camporini: “L’uso di armi tattiche devasterebbe il territorio per 30 anni. Con i missili Usa l’Ucraina punta a tagliare le linee di alimentazione e ridurre la capacità offensiva della Russia”

Il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)

Il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)

Roma, 19 novembre 2024 – Il presidente russo, Vladimir Putin, firma la nuova dottrina nucleare aprendo inediti, pericolosi scenari di guerra. Un’escalation che gli Stati Uniti avevano previsto e che lasciano Mosca con possibilità di manovra limitate, anche sulla linea del fronte, dove l’impiego degli Atacms rompe la catena del rifornimento. Vicenzo Camporini, generale ed ex capo di Stato Maggiore delle Forze Armate ha spiegato perché quella russa è soprattutto una mossa di deterrenza.

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"Questa nuova dottrina militare non cambia assolutamente nulla dal punto di vista delle prospettive del conflitto. Anche perché l’ipotesi dell’impiego di un’arma nucleare tattica sul campo di battaglia se non è pura follia non ha il minimo senso logico”.

Perché?

“Perché se butto armi del genere su un territorio che sto cercando di annettere, vuole dire che lo rendo totalmente inabitabile per 30 anni”.

Quindi secondo lei questa mossa del presidente russo Putin sarebbe da leggere in un’ottica di deterrenza?

“Diciamo che c’è in atto una escalation della guerra e dobbiamo riflettere sul fatto di dove possa portare. In questo senso è una manovra di deterrenza. Mostro al nemico che cosa potrei fare se lui ha intenzione di continuare. In questa specifica circostanza e in questo momento storico secondo me sono puri atti dialettici, diciamo così”.

Quali potrebbero essere le conseguenze per la guerra adesso che le regole di ingaggio sono cambiate, seppure in modo limitato?

“Bisogna premettere che Kiev utilizza già da tempo missili prodotti in Ucraina per colpire il territorio russo. Chiaramente, queste armi occidentali sono di grande efficacia e aumenta la capacità ucraina di rendere difficoltosa l’alimentazione dello sforzo in prima linea. La logica militare è proprio questa: io colpisco in profondità le infrastrutture e le linee di rifornimento logistico i depositi logistici in modo tale che le truppe che sono in prima linea non possono più essere alimentate in modo adeguato e quindi ne riduco la capacità operativa e facilito la mia difesa. La capacità di danneggiare lo sforzo logistico russo rende difficoltosa la manovra di attacco”.

Un’ultima domanda: c’è un livello di impegno da parte degli Usa che è aumentato. Questo avrà risultati sui progetti di pace di Donald Trump?

“Non ne posso essere certo, ma non escluderei che Biden e Trump potrebbero anche essere d’accordo. In uno scenario del genere, Trump, avrà nelle mani questo ulteriore argomento nei confronti dei russi. Voi scendete a più miti consigli e io ritiro il provvedimento”.

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