Roma, 18 marzo 2024 - Matteo Salvini, fuori dal coro dei leader occidentali che in blocco hanno condannato le elezioni "non libere" in Russia, e davanti al rumoroso silenzio delle istituzioni italiane, ha riconosciuto, senza se o ma, la rielezione di Vladimir Putin.
Salvini: “Quando un popolo vota ha sempre ragione”
Il leader della Lega e ministro delle infrastrutture, a margine di un convegno sul trasporto pubblico locale a Milano, ha commentato il risultato delle urne presidenziali russe: "In Russia hanno votato, ne prendiamo atto. Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde".
Il ministro, evitando le polemiche sulla regolarità della consultazione russa, ha continuato: "Io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta. Ci sono state delle elezioni, prendiamo atto del voto dei cittadini russi, sperando che il 2024 sia l'anno della pace".
Bergamini (Fi): “Mancavano democrazia e libertà”
Una posizione completamente diversa anche, ad esempio, dall'alleata di governo Deborah Bergamini, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera e responsabile Esteri del partito, che ha condannato la rielezione scontata dello zar: "Quella di Putin è la cronaca di una vittoria annunciata, perché sono mancati due principi essenziali e imprescindibili, la democrazia e la libertà. Noi siamo al fianco del popolo russo che merita altro, merita di poter esprimere liberamente il proprio diritto al voto, di avere elezioni libere, democratiche e di poter esercitare anche il proprio dissenso. Anche per questo l'Europa deve essere unita e parlare con una voce sola''.
Tajani: “Elezione che non rispettava i nostri criteri”
Interpellato dai giornalisti il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato le parole di Salvini: "Sono il ministro degli Esteri e ho espresso la mia posizione" sul voto in Russia "ieri sera", aggiungendo: "Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto ho detto". Ma alla fine ha ricordato: "Le elezioni sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. Navalny è stato escluso da queste elezioni con un omicidio, abbiamo visto le immagini dei soldati nelle urne, non mi sembra che sia un'elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi". E ha concluso: "La politica estera la fa il ministro degli Esteri. Quindi le posizioni in politica estera sono quelle del ministro degli Esteri".
Anche la Lega frena Salvini: “Non diamo giudizi”
Infine le parole di Salvini sono state ridimensionate anche dal suo partito, infatti una nota della Lega si legge: "In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra ed il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c'è niente da festeggiare".
Pioggia di critiche dalle opposizioni
Dopo le affermazioni di Salvini, parte della politica italiana ha rotto il silenzio da più parti. "Salvini, ti suggerisco di ripassare le basi. Quando un popolo vota nel contesto di una democrazia liberale - libertà di espressione, associazione, stampa e magistratura indipendente - il risultato va riconosciuto. La democrazia senza stato di diritto non esiste. La Russia è una dittatura e le elezioni sono una farsa. Punto", ha scritto Carlo Calenda su Twitter. Mentre il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia si chiede: "Salvini dice di aver apprezzato l'esito delle elezioni russe. Il vice premier del nostro paese dice che 'quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde'. Chiedo a Salvini: va bene quindi votare con le urne trasparenti e i militari che controllano il voto nei seggi? Sono curioso di conoscere la sua risposta e di sapere se i suoi alleati di governo la pensano alla stessa maniera". Domande che si pone anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi: "Salvini festeggia per l'elezione di Putin parlando di espressione di democrazia del popolo russo. Ma Meloni è davvero ancora convinta che avere un vicepremier filo russo, che siede in consiglio dei ministri e determina la politica anche estera del governo non rappresenti un problema di sicurezza nazionale? Io mi porrei delle domande".
Commissario europeo del lavoro: "Salvini non ha ragione"
Critiche alle parole di Salvini anche da parte del commissario europeo per il Lavoro, Nicolas Schmit, candidato di punta dei Socialisti Ue alle Europee: "Salvini non ha ragione". Le elezioni in Russia "non sono state libere e corrette. Si è trattato di un'elezione in cui all'opposizione non è stato permesso di partecipare e che arriva dopo l'arresto di uno dei politici dell'opposizione, Alexei Navalny". E le dichiarazioni di Salvini "dimostrano ancora una volta che l'estrema destra in Europa è amica di Putin e di coloro che vogliono distruggere l'Europa", ha concluso Schmit.
L’eurodeputata lituana: "Salvini lei si vergognerà di queste parole”
“I leader uccisi dell’opposizione ora non possono spiegare a Matteo Salvini perché hanno perso. Ma la storia risponderà, come ha fatto, con la caduta di tutti i dittatori. E poi, ministro Salvini, lei si vergognerà di queste parole sulla vittoria di Putin”. Lo ha detto via X l’eurodeputata lituana Rasa Juknevičienė, vicepresidente del gruppo e responsabile per gli affari esteri del Ppe.