Roma, 16 settembre 2024 - Quando Vladimir Putin è salito al potere l'esercito russo aveva circa un milione di effettivi. Negli anni l’Armata è passata a 1,32 milioni, con un'impennata seguita alla guerra in Ucraina. Ora per volontà del presidente l'organico delle forze armate russe passerà a circa 1.5 milioni di unità. Putin, anche vista l'emergenza nel Kursk, con l'avanzata delle forze ucraine in territorio russo, ha firmato un decreto che aumenta il numero degli effettivi in servizio a 2.389.130 persone, di cui 1.500.000 soldati e il resto personale amministrativo.
Un aumento progressivo iniziato con l'inizio dell'Operazione speciale in Ucraina nel 2020 e lievitato per gli alti e bassi sui campi di battaglia, con Mosca fin da subito sorpresa dalla resistenza di Kiev e costretta a rinforzare le sue truppe a più riprese. Putin, messo da parte un certo pudore nel chiedere ai cittadini russi di andare a combattere in Ucraina con il reclutamento dei coscritti fino dentro le Università, ora si sta accingendo a far fronte alla minaccia dei missili a lungo raggio, che Kiev vorrebbe usare sul territorio russo, previa autorizzazione degli alleati (Usa e Gb valutano, Germania ha detto no, Svezia e Finlandia a favore), e all’emergenza dell'invasione di Kiev nel Kursk che ha trovato impreparato il Cremlino, anche a dare una risposta immediata, visto che circa 700.000 dei suoi soldati erano dispiegati in Ucraina.