Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Proteste pro Gaza, tensioni negli atenei. Sgomberato il campus Ucla di Los Angeles: 132 arresti. La polizia spara proiettili di gomma

Durante l'operazione sono stati lanciati estintori e bottiglie d'acqua, ma nessun agente è stato ferito. Resta tesa la situazione alla Columbia University. Biden: “L’antisemitismo non ha posto nelle università”. La polizia di New York: “Ragazzi viziati coperti da docenti che la pensano come loro”

Roma, 2 maggio 2024 – Sale la tensione nelle università americane dopo che le proteste contro la guerra a Gaza hanno travolto da settimane circa 30 campus.

Le forze dell’ordine hanno proseguito con sgomberi e arresti: oggi gli agenti della California Highway Patrol sono entrati nel campus dell'università Ucla a Los Angeles e hanno effettuato 132 arresti dopo aver smantellato un accampamento di protesta, dove studenti filo-palestinesi chiedevano all'ateneo di tagliare ogni legame finanziario con Israele. Il portavoce della California Highway Patrol, Alejandro Rubio, ha detto che nello sgombero sono impiegati 250 agenti, uno per ogni manifestante. Durante l'operazione sono stati lanciati estintori e bottiglie d'acqua, ma nessun agente è stato ferito. La polizia ha demolito le fortificazioni dei manifestanti, fatte di compensato, recinzioni metalliche e pallet. Sono state sparate granate stordenti, che provocano forti suoni e luci intense per disperdere le proteste. 

La Cnn sostiene di aver visto membri delle forze dell'ordine sparare con quelli che sembrano proiettili di gomma.

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La polizia entra nel campus dell'Ucla a Los Angeles
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La polizia ha anche smantellato accampamenti allestiti dai dimostranti presso l'Università del Texas e la Fordham University di New York, arrestando decine di persone, mentre rimane tesa la situazione alla Columbia University, altro ateneo della Grande Mela interessato da veementi manifestazioni studentesche. Mercoledì pomeriggio al Massachusetts Institute of Technology alcuni studenti hanno bloccato un viale vicino al centro del campus di Cambridge. Decine di auto della polizia hanno poi pattugliato l'Università della California, a Los Angeles, dove si sono verificati scontri notturni, dopo un assalto di contro manifestanti a una tendopoli di studenti filo-palestinesi nel quale gli aggressori avrebbero utilizzato spray urticanti. Arresti si sono verificati anche all'Università del Wisconsin, a Madison, laddove all'Università dell'Arizona la polizia ha comunicato di aver posto fine a un "assembramento illegale" con "munizioni chimiche irritanti". 

Biden: “L’antisemitismo non ha posto nelle università”

L'antisemitismo non ha alcun posto nelle università americane, ha detto il presidente americano Joe Biden. 

La legge e la libertà di parola "devono essere sostenute”: “le proteste pacifiche sono tutelate in America, il vandalismo e le proteste violente no. Il diritto alla protesta non significa diritto al caos”, ha sottolineato il presidente Usa.

Secondo Biden, inoltre, la guardia nazionale non dovrebbe intervenire nei campus.

La polizia di New York: “Ragazzi viziati”

"Sono ragazzini viziati che pensano di poter fare quello che vogliono. Nessuna responsabilità, nessuna conseguenza, coperti da docenti che la pensano come loro". Con questa dichiarazione polemica John Chell, il capo delle pattuglie della polizia di New York che ha partecipato a guidare lo sgombero della Columbia University, ha liquidato il movimento di protesta pro Gaza che dall'ateneo newyorkese si è allargato alle università di tutto il Paese. Chell rivendica poi - in un'intervista a NewsNation - che la polizia newyorkese ha "dato il tono" alla reazione alle proteste "illegali", lodando il modo "ammirevole" in cui gli agenti hanno sgombrato, ieri mattina, l'accampamento di Columbia. Un'azione che è stata invece contestata da Tiffany Caban, del consiglio comunale di New York, come "autoritaria" e "vergognosa". Parole che sono state liquidate come "spazzatura" dal poliziotto che ha accusato Caban di "odiare la nostra città".