Parigi, 2 luglio 2023 – Quinta notte di proteste in Francia. L’ondata di rabbia scatenata dalla morte del 17enne Nahel - ucciso martedì scorso dalla polizia a un posto di blocco a Nanterre - si smorza ma non accenna a placarsi. Stanotte le forze dell’ordine hanno arrestato altre 719 persone (è il dato del ministero dell’Interno). Sono 45 gli agenti feriti secondo il bilancio ufficiale, 577 le auto a fuoco, 74 gli incendi nei palazzi, senza contare gli altri roghi per strada. Il capo dello Stato Emmanuel Macron farà il punto della situazione in una riunione all'Eliseo alle 19.30 con il primo ministro, il ministro dell'Interno e il ministro della Giustizia. Mentre la nonna di Nahel lancia un appello disperato: “Voglio che finisca, ovunque. Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!".
Auto contro la casa del sindaco
E’ una rabbia cieca, che se la prende con simboli e istituzioni, indiscriminatamente: nella notte qualcuno si è lanciato con un’auto in corsa contro la casa del sindaco di L'Haÿ-les-Rose, alle porte di Parigi: la moglie di Vincent Jeanbrun e uno dei due figli piccoli sono rimasti feriti. Si indaga per tentato omicidio.
Secondo Le Figaro, che cita fonti dell'entourage del primo cittadino, Jeanbrun si trovava barricato nella sede del municipio, quando un gruppo di persone si è radunato davanti alla sua abitazione. I rivoltosi hanno utilizzato un'auto per sfondare il cancello del giardino, poi hanno dato fuoco al veicolo, "con la chiara intenzione di incendiare la casa del sindaco". Un “fatto intollerabile”, denuncia la premier francese Elisabeth Borne: “I colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza”.
La protesta si estende alla Svizzera
Le violenze infiammano la banlieu parigina ( L'Haÿ-les-Rose come Nanterre si trovano a pochi km dal centro di Parigi), ma attraversano tutta la Francia. A Marsiglia, manifestanti e polizia si sono scontrati fino a tarda notte sulla Canabiere, arteria principale della città, anche se le autorità della città, come quelle di Lione, segnalano meno incidenti rispetto alla notte precedente. Paesi vicini – tra cui l’Italia – raccomandano ai viaggiatori diretti in Francia prudenza. Intanto le proteste si allargano oltre confine. Ne fa le spese la vicina Svizzera. Secondo i media elvetici vandalismi e saccheggi si sono verificati nella notte anche a Losanna, dove sono state infrante numerose vetrine.
Vertice all’Eliseo
Il presidente francese Emmanuel Macron, che dopo le proteste di piazza legate alla controversa riforma delle pensioni si ritrova ad affrontare un nuova crisi, ha rinviato la visita di Stato in Germania prevista per oggi e per oggi alle 19,30 ha convocato un vertice all’Eliseo con la premier Elisabeth Borne, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin e quello della giustizia, Eric Dupond-Moretti. Rimane in stand by la questione dello stato di emergenza, chiesto dalle forze di estrema destra e non escluso dallo stesso governo Borne. Il presidente francese riceverà domani i presidenti del Senato e dell'Assemblea Nazionale. Contemporaneamente la premier Elisabeth Borne riceverà i presidenti dei gruppi parlamentari.
Prime condanne per le violenze
Quattro mesi di carcere con la condizionale, e insieme 140 ore di servizio alla comunità e l'obbligo di seguire un corso di educazione civica: e' la pena inflitta a due giovani, gia' noti alla polizia e che erano stati arrestati nella notte tra il 29 e il 30 giugno a Saint-Germain-le's-Corbeil per aver dato fuoco a barricate e infranto vetri in strada per rallentare l'avanzata della polizia.