Lunedì 24 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Proteste a Istanbul: 340 arresti

Prolungato il divieto di cortei, la prefettura limita i movimenti. La polizia reprime duramente le manifestazioni

Prolungato il divieto di cortei, la prefettura limita i movimenti. La polizia reprime duramente le manifestazioni

Prolungato il divieto di cortei, la prefettura limita i movimenti. La polizia reprime duramente le manifestazioni

ISTANBULSale la tensione in Turchia dopo l’arresto del sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, figura di punta dell’opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. Migliaia di persone hanno manifestato per il quarto giorno consecutivo sotto il municipio della città sul Bosforo, nonostante il divieto di protestare prorogato fino a giovedì prossimo e inasprito dal governatore e posto limiti agli ingressi in città.

Gli scontri con la polizia – che ha utilizzato gas lacrimogeni – hanno portato a oltre 340 arresti nel Paese (cortei si sono tenuti anche ad Ankara, Izmir e altre città).

Imamoglu, leader del Chp che avrebbe dovuto partecipare alle primarie per sfidare Erdogan, è accusato di corruzione e favoreggiamento del terrorismo. "Accuse immorali e infondate", ha replicato, parlando di un tentativo deliberato di danneggiare la sua immagine. Il sindaco è stato ricevuto dai giudici che dovranno decidere sulla convalida dell’arresto, mentre il palazzo di Giustizia è presidiato da duemila poliziotti e 35 blindati.

Erdogan ha attaccato duramente l’opposizione, accusandola di "terrorismo di strada" e di voler minacciare la magistratura. "Non permetteremo che distruggano l’ordine pubblico", ha dichiarato, definendo i manifestanti "vandali". Intanto, molte persone sono state arrestate per messaggi sui social in cui indicavano i luoghi delle proteste.