Martedì 24 Dicembre 2024
GIAMPAOLO PIOLI
Esteri

Pronta per la convention. Harris scavalca Trump. A Chicago i Dem temono le proteste filo-palestinesi

Nei sondaggi Kamala è avanti. Prima uscita pubblica con Biden (rinvigorito). Il tycoon mostra i corn-flakes e accusa i due di non aver fermato l’inflazione.

Nei sondaggi Kamala è avanti. Prima uscita pubblica con Biden (rinvigorito). Il tycoon mostra i corn-flakes e accusa i due di non aver fermato l’inflazione.

Nei sondaggi Kamala è avanti. Prima uscita pubblica con Biden (rinvigorito). Il tycoon mostra i corn-flakes e accusa i due di non aver fermato l’inflazione.

La corsa verso la Casa Bianca si è completamente trasformata in meno di tre settimane. Una svolta inaspettata e totale. La situazione dei sondaggi cambia di giorno in giorno. E adesso, dopo l’abbandono imposto dal partito democratico a Joe Biden, non è più Donald Trump a condurre, ma la sua nuova rivale Kamala Harris che in certi indicatori lo ha distanziato anche di 7 punti percentuali. Non solo a livello nazionale dove in genere i democratici sono maggioranza, ma anche nei cinque Stati chiave determinanti per arrivare ai 270 voti elettorali necessari per eleggere il nuovo presidente. Sarà una gara serratissima comunque.

Donald Trump è furioso e definisce falsi gli stessi sondaggi che prima lo davano in vantaggio. Si butta a testa bassa, sia con le interviste a Elon Musksia con gli insulti a Harris e a Biden in ogni trasmissione televisiva. Parla di golpe dei democratrici contro il presidente degli Stati Uniti, costretto a rinunciare al secondo mandato. Sembra una tigre in gabbia che non riesce più ad azzannare nessuno,nemmeno se si fa circondare da corn-flakes, latte e papatine messe ai suoi lati davanti alla residenza del suo Golf Club in New Jersey, dove cerca di sedurre il mondo operaio americano e la classe media sostenendo che i democratici hanno fatto salire i prezzi al consumo, abbandonato i lavoratori per sostenere soltanto immigrati clandestini e criminali.

Dall’altra parte, giovedì, nella loro prima apparizione pubblica in Maryland, Joe Biden e Kamala Harris sono sembrati un team entusiasta anche se a ruoli rovesciati. Il presidente, rinvigorito e abbronzato, ha annunciato uno storico piano per la riduzione del prezzo dei medicinali e delle assicurazioni mediche e ha alzato il braccio di Kamala dicendo "lei sarà un presidente straordinario e sono felice di averla scelta quattro anni fa come mia vice". Biden vuole essere almeno il grande sponsor dopo essere stato costretto al grande sacrifico. Il pubblico in Maryland lo ha ringraziato in coro urlando "Thank you Joe… Thank you Joe" e al vecchio presidente sono venuti gli occhi lucidi. A Chicago, alla Convention democratica che inizierà lunedì, sarà Biden a parlare per primo ai delegati. E di fatto sarà lui a conferire l’investitura ufficiale a Harris (che ha già ottenuto il voto dei delegati) in un solenne e dolce-amaro passaggio del testimone.

Adesso che è stata fissata anche la data del dibattito fra i due vice, JD Vance e Tim Walz, la grande attesa è tutta concentrata sul 10 settembre quando Harris sfiderà Trump sulla ABC TV nell’unico dibattito televisivo fino ad ora concordato. Il tentativo del tycoon di volerne fare altri due, uno il 4 settembre sulla FoxNews e un altro il 24 settembre sulla Nbc è stato subito respinto dal team della Harris dicendo "prima vediamo se si presenterà il 10 settembre, poi valuteremo…". A dimostrazione che da qualche settimana il team di Harris è impegnato in una profonda strategia asimmetrica anche sul piano pubblicitario, i super pac democratici fanno sapere che Harris investirà decine di milioni di dollari sulla Fox news e su altre piattaforme conservatrici nel tentativo di fare breccia in un ricco bacino di elettori conservatori, altrimenti quotidianamente anestetizzati dagli slogan e dalle bugie di Trump che lui chiama "realtà alternativa". La convention di Chicago, dove sono attese le proteste di centinaia di filo palestinesi, diventerà un momento cruciale. A sostegno di Harris parleranno, oltre a Biden, i due ex presidenti dem Obama e Clinton.