Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Gb: proiettili all'uranio impoverito all'Ucraina. Shoigu: "Scontro nucleare a pochi passi"

Una baronessa ha svelato la fornitura per Kiev alla Camera dei Lord. Dal Cremlino pioggia di minacce. Lavrov: "Finirà male". Italia, Osservatorio Militare: "Mossa di Londra sbagliata, si rischia escalation". E Washington si tira fuori: "Noi non lo facciamo"

Roma, 21 marzo 2023 - I proiettili anticarro con l'uranio impoverito promessi all'Ucraina dalla Gran Bretagna hanno messo in allerta Mosca. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha tuonato: "Finirà male", e il presidente Vladimir Putin ha avvertito Londra: "La Russia sarà costretta a reagire". Ancor più minaccioso il capo dell''Operazione speciale', il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che ha dichiarato: lo scontro nucleare è "a pochi passi".

Proiettili all'uranio impoverito dell'esercito Usa
Proiettili all'uranio impoverito dell'esercito Usa

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La baronessa e il particolare lasciato nell'ombra

La fornitura di munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale, contenenti uranio impoverito, forse Londra non voleva pubblicizzarla, ma rivelazione è arrivata da una fonte decisamente autorevole: Camera dei Lord. A svelare l'invio delle discusse armi con la punta fatta con un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell'uranio, è stata la baronessa Annabel Goldie, viceministra della Difesa nel governo di Rishi Sunak, ieri durante un'audizione di secondaria importanza alla Camera non elettiva dei Lord. E per questo all'inizio passata inosservata ai più, almeno fino a che non è stata rilanciata dai media ucraini, e condannata da quelli russi.

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L'interrogazione di sir Hylton

La baronessa, risulta dallo stenogramma del sito di Westminster, alla Camera ha difeso le forniture belliche britanniche, svelando però quanto il governo Sunak preferiva lasciare nell'ombra nella risposta all'interrogazione preoccupata dell'ultranovantenne lord Hylton, aristocratico, ex soldato, ora filantropo pacifista. La Goldie ha rivendicato: "Assieme a uno squadrone di carri armati pesanti da combattimento Challenger 2 manderemo anche le relative munizioni: inclusi proiettili perforanti che contengono uranio impoverito". Aggiungendo: "Tali proiettili sono altamente efficaci per neutralizzare tank e blindati moderni". 

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Mosca minaccia conseguenze   

A Mosca la notizia ha alzato l'asticella delle dichiarazioni. Il presidente russo, Vladimir Putin, parlando alla stampa dopo l'incontro con il collega cinese, XI Jinping, ha avvertito il Regno Unito: "L'Occidente ha deciso di combattere la Russia fino a ultimo ucraino non a parole ma nei fatti. Se l'Occidente collettivo inizierà a usare armi con componenti nucleari, la Russia sarà costretta a reagire". Il suo braccio destro, Sergei Lavrov, in un'intervista alla tv Rossiya-1 citata dalla Tass, ha affermato: "Non sarei sorpreso da questo sviluppo, se questa (consegna) avvenisse effettivamente, ma non c'è dubbio che finirà male per loro". Infine il generale Serghei Shoigu: "Dopo le dichiarazioni del Regno Unito siamo sempre più vicini a uno scontro nucleare".

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Esperto italiano: "Mossa sbagliata, rischio escalation" 

L'intenzione del Regno Unito di munizioni contenenti uranio impoverito all'Ucraina, secondo Domenico Leggiero, dell'Osservatorio Militare, "è una mossa profondamente sbagliata, che autorizza la Russia ad usare ogni tipo di armamento, anche quello nucleare a medio raggio. Così si mette a repentaglio la sicurezza europea e si rischia un'escalation". Leggiero ha sottolineato che i russi "sono particolarmente sensibili a questo tema. Loro non hanno mai utilizzato proiettili all'uranio; hanno usato altre armi non convenzionali, come il fosforo bianco che però non permane nel tempo e non intossica un intero territorio dove non si potrà più vivere come è accaduto in zone dell'ex Jugoslavia dove è stato utilizzato questo tipo di armamento". Quindi l'esperto, da anni attivo nell'assistenza legale ai militari venuti a contatto con l'uranio impoverito durante le missioni all'estero, ha invitato gli inglesi "a rivalutare la loro posizione ed a tornare sui propri passi".

Londra si difende: "Russia fa disinformazione"

Visto il montare della polemica, e la dura reazione russa, il ministero della Difesa britannico, citato da Sky News, ha voluto dire la sua: Mosca sta "cercando deliberatamente di disinformare" criticando pubblicamente l'invio di munizioni contenenti uranio impoverito in Ucraina. Il ministero britannico ha confermato la fornitura, ma ha aggiunto che l'esercito britannico per decenni ha utilizzato il materiale in questione nei suoi proiettili: "È un componente standard e non ha nulla a che fare con armi o capacità nucleari". Nella nota viene sottolineato il fatto che "La Russia lo sa, ma sta deliberatamente cercando di disinformare". Il ministero infine ha chiuso la nota minimizzando i pericoli e l'impatto su salute e ambiente nell'utilizzo di quasto tipo di proiettili.

Usa: "Noi non forniamo a Kiev proiettili all'uranio" 

Si tirano fuori dalle ire del Cremlino invece gli Stati UNiti, che tramite il portavoce del Dipartimento alla Difesa, Pat Ryder, si sono affrettati a negare loro forniture di munizioni all'uranio impoverito all'Ucraina. "Non che io sappia, non lo facciamo", ha detto Ryder ai media che lo interrogavano.

Proiettili pericolosi anche per chi spara 

Intanto va detto che l'uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell'uranio. Costituisce l'uranio arricchito utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come elemento nelle armi nucleari. E già si capisce che è un materiale estremamente pericoloso per l'uomo, radioattivo, ma con una minore attività specifica dell'uranio naturale. Ha usi civili, ma anche militari proprio per le munizioni anticarro e nelle corazzature di carri e altri mezzi. Infatti con un procedimento ad alte temperature, legato ad altri materiali come il titanio, diviene resistente come l'acciaio temperato. Questo però non basterebbe per fare un buco in una corrazza di un carro armato, infatti è la sua elevata densità nell'ogiva del proiettile ha perforare i tank come burro (Se no dovrebbero essere costruite con il molto più costoso tungsteno monocristallino), che prendono subito fuoco.

L'utilizzo dell'uranio impoverito fu un'idea delle forze armate Usa negli anni '60. Il proiettile leggermente radioattivo classico ha un rivestimento, che si perde in volo, e un ogiva, chiamata "penetratore", come dice il nome la parte che affonda nella corrazza per il solo effetto della sua densità assieme alla grande velocità. Nel processo di penetrazione si polverizza la maggior parte dell'uranio, che esplode in frammenti incandescenti fino a 3 000 °C, aumentando l'effetto ditruttivo, incendiario e tossico. Il nome tecnico API, Armor Piercing Incendiary, cioè munizioni perforanti incendiarie. 

Tonnellate di uranio impoverito sono state usate durante la Guerra del Golfo, in Bosnia ed Erzegovina, e in Kosovo. Nedl 2001 Carla Del Ponte, capo del Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia, parlo di crimine di guerra in riferimento all'utilizzo della Nato. In Italia ci sono stati casi della cosidetta "sindrome dei Balcani", un insieme di malattie come i linfomi di Hodgkin e altre forme di cancro, che avevano colpito i nostri soldati di ritorno dalle missioni internazionali come in Bosnia ed Erzegovina. Anche se rapporto di causa effetto tra l'esposizione all'uranio impoverito e queste malattie non è ancora stato dimostrato.