Mercoledì 13 Novembre 2024
GIOVANNI SERAFINI
Esteri

Prof ucciso a coltellate, la Francia ripiomba nell’incubo terrorismo. E’ alta tensione in Europa

Blitz di un ceceno in una scuola di Arras. Ha urlato "Allah Akbar". Massima allerta in Italia per le prediche degli imam e i cortei. Tafferugli a Roma alla manifestazione di sostegno alla Palestina

Roma, 14 ottobre 2023 – Ritorna la paura in Europa, alimentata dall’incubo di una radicalizzazione sempre più violenta. Le immagini sanguinose che scorrono sui nostri video rischiano di scatenare reazioni devastanti che annunciano, anche da noi, la possibile ripresa di un terrorismo in realtà mai del tutto debellato. Come se il conflitto mediorientale penetrasse nelle nostre case risvegliando le passioni peggiori, avvelenando il confronto delle idee e materializzandosi nei casi peggiori in attacchi terroristici.

Il presidente Macron sul luogo dell'attentato (Ansa)
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Francia, al grido di Allah Akbar uccide il prof eroe in un liceo di Arras. Il governo alza il livello di allerta attentati

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Il primo Paese colpito è la Francia, dove ieri mattina è riapparso lo spettro dell’Isis con il suo macabro corredo di coltelli insanguinati e vittime sgozzate. È accaduto ad Arras, nel nord del Paese: un insegnante di lettere è stato assassinato da un ex allievo, un ventenne di origine cecena, che ha fatto irruzione nel cortile della scuola e lo ha colpito alla gola gridando "Allah Akbar". Un altro docente e un agente della sicurezza sono stati a loro volta feriti; sono ricoverati entrambi con prognosi riservata. Erano le 11 nel liceo-collegio “Gambetta” (1.600 allievi), quando l’attentatore eludendo i controlli ha fatto irruzione nel cortile in cui si svolge la ricreazione: in un video girato dalle telecamere di sorveglianza lo si vede minacciare un insegnante con un coltello, colpirlo. C’è stato poi un alterco con altri due docenti e un guardiano che hanno cercato di bloccare il giovane: "Ha aggredito tutti con furia selvaggia, ha minacciato anche me chiedendomi se per caso ero un professore di storia, poi ha approfittato del panico generale per scappare, ma appena fuori è stato bloccato dalla polizia", racconta Martin Dousseau, docente di filosofia. La vittima è Dominique Bertrand, 50 anni. L’assassino si chiama Mohammed Mogouchkov, nato nel 2003 in Russia, arrivato in Francia nel 2008. Cosa grave, la polizia sapeva benissimo che si trattava di un individuo pericoloso, visto che è schedato con la sigla “S” riservata agli elementi più estremisti. Il suo telefono era sotto sorveglianza, ma i controlli effettuati anche la sera precedente all’attacco non hanno destato alcun sospetto. Un fratello di Mohammed è in carcere da 4 anni per aver progettato un attentato di matrice islamica, sventato dagli inquirenti.

Che qualche brutta sorpresa fosse nell’aria, tutti se l’aspettavano: proprio in questi giorni ricorre il barbaro omicidio del professor Samuel Paty, decapitato da un altro ceceno a pochi passi dalla sua scuola nell’ottobre 2020. Giovedì sera il presidente Macron, temendo disordini legati ai fatti di Hamas, aveva lanciato in tv un appello alla calma; il ministro degli Interni Darmanin aveva predisposto maggiori misure di sicurezza davanti alle scuole.

Ma il clima resta teso, in Francia come in Italia, dove ieri si sono verificati incidenti nel corso di un corteo studentesco a Roma davanti alla Sapienza, in solidarietà con il popolo palestinese. In momenti così agitati il rischio di “dérapages” e di “fenomeni di emulazione terroristica” purtroppo esiste. La stessa premier Giorgia Meloni, secondo cui non esiste "nessun livello di allerta particolare in Italia", ha ammesso di essere "abbastanza preoccupata". Ieri è stato un venerdì di allerta massima anche nelle moschee per quanto sta avvenendo in Israele. Una situazione resa ancora più complessa dopo quello che è succeso in Francia. Un episodio che per il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, "rievoca fantasmi non molto antichi" per "fibrillazioni che si possono verificare ma non sempre possono essere intercettate".

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