Lunedì 2 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

La principessa Kate commuove i suoi sudditi con una lettera: amore, gentilezza, perdono ed empatia. “Toccherà il cuore di Harry?”

La principessa anche quest’anno, nonostante i mesi di chemioterapia, organizza il servizio di canti natalizi 'Together At Christmas”. I 1.600 partecipanti riceveranno la lettera. I media sperano in una riconciliazione tra William e il fratello ribelle

Londra, 2 dicembre 2024 - Ha commosso la Gran Bretagna il messaggio natalizio della principessa Kate per i partecipanti all'evento che lei organizza ogni anno: il servizio di canti natalizi 'Together At Christmas'. L'appuntamento di quest'anno è nell'Abbazia di Westminster dove sono attese venerdì prossimo 1.600 persone.

Amore e empatia

Ad ognuno Kate consegnerà una lettera speciale, scritta di suo pugno dopo un anno difficile per la diagnosi di cancro. Il testo, già reso noto dai media, sottolinea l'importanza della gentilezza, del perdono e dell'empatia. L'amore che perdona e che porta gioia e speranza potrebbe fare breccia anche nel cuore del ribelle Harry, e portare alla riconciliazione tra lui, William e il resto della famiglia reale.

La principessa Kate
La principessa Kate

"Può toccare il cuore di Harry"

I tabloid britannici parlano di un ramoscello d'ulivo inviato dalla futura regina al principe 'americano' per ristabilire quei rapporti ormai inesistenti con la famiglia reale. Per Kate le persone dovrebbero ricordare "l'importanza di dare e ricevere empatia, nonché di quanto abbiamo bisogno gli uni degli altri nonostante le nostre differenze".

"Amore che perdona e porta gioia e speranza"

In un altro passaggio la principessa ha scritto: "È quando ci fermiamo e ci allontaniamo dalle pressioni della vita quotidiana che troviamo lo spazio per vivere la nostra vita con un cuore aperto. Questo ci incoraggia soprattutto a rivolgerci all'amore, non alla paura", e anche "L'amore che mostriamo a noi stessi è l'amore che mostriamo agli altri. Amore che ascolta con empatia, amore che è gentile e comprende, amore che perdona e amore che porta gioia e speranza". Kate sottolinea il senso dei canti natalizi come fonte d'incoraggiamento a far prevalere "l'amore sulla paura" anche "nei momenti più bui".

Arriva lo sceicco, Kate riprende la vita pubblica

Catherine piano piano sta tornando alla vita di corte, fatta anche di impegni diplomatici, così non mancherà di presenziare alla visita di Stato delicata di due giorni dello sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, sovrano 44enne del Qatar. L'emiro ha un programma pieno visto il poco tempo, oltre ai politici con cui discutere di Medio Oriente, incontrerà anche i reali domani in un ricevimento solenne a Buckingham Palace con re Carlo III e la regina Camilla. A dare il benvenuto a Tamim bin Hamad Al-Thani anche una cerimonia a Kensington Palace affidata all'erede al trono William e alla consorte Kate. Già molto per una paziente di chemioterapia che ora tenta una fase di graduale e parziale ripresa dell'attività pubblica, che quindi si asterrà da intervenire all'impegnativo ricevimento di Buckingham Palace.

A chi ha dipendenze: "Può colpire tutti, si può uscirne"

Del cuore e dell'attenzione verso i suoi sudditi Kate ne aveva dato prova anche pochi giorni fa quando ha inviato un messaggio a chi aveva problemi di dipendenze, sottolineando anche in quella occasione l'importanza dell'amore e dell'empatia verso chi è sofferente. La principessa 42enne lo ha fatto alla vigilia della Settimana della sensibilizzazione sulle dipendenze, che iniziava il 30 ottobre. ''La dipendenza non è una scelta'' - ha scritto la nobile spiegando che si tratta di una grave condizione di salute mentale ''che può colpire chiunque di noi''. Ma si può uscire o aiutare a uscire dalla dipendenza: "Agendo con umiltà e compassione possiamo tutti fare la differenza e sostenere chi soffre''. Va ricordato che Kate è patrocinatrice di The Forward Trust, un ente di beneficenza che aiuta le persone che fanno abuso di droghe, alcol e altre sostanze. ''Per troppo tempo molti hanno sofferto in silenzio, nutrendo sentimenti di vergogna e di colpa per la loro condizione, nonostante la loro vulnerabilità. Chiunque soffra di dipendenza è un altro essere umano, con una propria storia che molti di noi non capiscono o non vedono''.