Mercoledì 13 Novembre 2024

Il principe Harry furioso dopo lo stop alla scorta: “Voglio il nome di chi ha preso questa decisione”

Il duca di Sussex ha fatto sapere che ricorrerà in appello per riavere la protezione per lui e la sua famiglia quando si recano in Gran Bretagna. Alla Abc confessa: “Tornerò il più possibile a trovare mio padre”

Londra, 29 febbraio 2024 - Harry è su tutte le furie per aver perso il ricorso contro l'abbassamento del suo livello di protezione quando si trova in Gran Bretagna, conseguenza del fatto visto che non è più un membro "in servizio" della famiglia reale. Il duca di Sussex non l'avrebbe presa bene e dalle carte del processo sembra meditare vendetta visto che ha chiesto il nome del responsabile di questa decisione ("I would like that person's name" si legge in prima pagina del Daily Mail.

Il legale di Harry ha fatto sapere che il suo assistito è intenzionato a presentare appello contro la decisione dell'Alta corte sul suo livello di protezione in Gb. "Il duca non chiede un trattamento di favore, ma un'applicazione giusta e legale delle regole del Ravec", ha affermato un portavoce del principe.

Il principe Harry ha perso il ricorso sulla scorta
Il principe Harry ha perso il ricorso sulla scorta

Nel ricorso il giudice ha dato ragione al ministero riguardo la decisione del Royal and Vip Executive Committe, cioè l'organo preposto dal ministero dell'Interno per gestire la sicurezza dei reali e altre persone di riguardo, di abbassare il livello di sicurezza per Harry e la moglie Meghan. Infatti il giudice ha sottolineato che il Ravec si occupa di persone residenti in Gran Bretagna, mentre il principe e la sua famiglia risiedono negli Stati Uniti.

"Il duca di Sussex spera di ottenere giustizia dalla corte d'appello e non farà altri commenti fino a quando il caso sarà in corso", ha concluso il portavoce. Ma dalle 52 pagine emerge anche la richiesta minacciosa di Harry che avrebbe chiesto di sapere chi nel governo fosse responsabile della decisione: "Vorrei il nome di quella persona".

Per Harry si tratta della seconda sconfitta davanti ai giudici in fatto di sicurezza. Il duca si è sempre lamentato di sentirsi meno sicuro e di temere a portare la famiglia in Gran Bretagna senza la scorta che in passato gli veniva garantita. Solo l'anno scorso era stata rigettata anche la sua richiesta di pagare personalmente la protezione della polizia.

La decisione dell'Alta corte è stata comunicata dal giudice a riposo Sir Peter Lane, il quale ha elogiato il comitato Ravec, e il presidente Sir Richard Mottram, per la loro "conoscenza e competenza significative" in un'area altamente specializzata. Inoltre i legali del ministero dell'Interno a dicembre, a decisione presa, avevano spiegato che in patria Harry continuerà a godere della protezione della polizia a spese dei contribuenti, ma con "disposizioni su misura" che verranno prese di volta in volta, invece della protezione automatica assegnata ai reali in servizio "attivo".

"Tornerò il più possibile a trovare mio padre"

Scorta o non scorta il principe Harry tornerà "il più possibile" nel Regno Unito per amore del padre Carlo III, malato di cancro. Infatti, subito dopo l'annuncio della malattia del padre, il duca di Sussex si era precipitato a trovare il sovrano. E ora, nonostante mancherà la sicurezza dovuta ai reali, ha dichiarato il principe al programma Good Morning America della Abc, cercherà comunque di recarsi in Inghilterra "il più possibile" per stare vicino a padre. Harry ha ammesso di avere la speranza che questa vicenda dolorosa possa "riunire la famiglia, che ama", aggiungendo di avere "anche una propria famiglia" in California. Il duca di Sussex non ha fatto mistero del desiderio di riallacciare definitivamente i rapporti con i Windsor. E secondo la giornalista esperta della casa reale, Katie Nicholl, è "sempre stata intenzione di re Carlo" avere il principe Harry "al suo fianco", come William di "avere il fratello come suo gregario".