Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Harry in tribunale contro la stampa: “Tormentato dalle voci che Carlo non fosse mio padre”

Per anni i giornali hanno scritto che il secondogenito di lady D fosse figlio di una relazione extraconiugale della madre con un maggiore dell’esercito. “Ho sperimentato l’ostilità della stampa da quando sono nato”

Harry al processo contro il Daily Mirror

Harry al processo contro il Daily Mirror

Londra, 6 giugno 2023 – Per anni Harry, il secondogenito di Carlo III, ha convissuto con ‘rumors’ e articoli di giornale che sostenevano non fosse il figlio dell’attuale sovrano d’Inghilterra ma il frutto di una relazione extraconiugale di sua madre, la principessa Diana. Le insistenti voci indicavano il maggiore dell’esercito James Hewitt come il padre biologico del principe Harry, una bufala concepita, secondo lui, per defenestrarlo dalla Famiglia reale. 

Harry al processo contro il Daily Mirror
Harry al processo contro il Daily Mirror

È uno dei temi scottanti emersi nella dichiarazione scritta di 55 pagine che il duca di Sussex ha consegnato oggi all’Alta corte di Londra, a margine della sua deposizione come testimone nel processo intentato contro il Mirror Group Newspapers. 

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Così Harry avrebbe trascorso interi anni a interrogarsi sulla veridicità di tali notizie, fino a scoprire, nel 2014, che sua madre aveva conosciuto Hewitt dopo la sua nascita. 

“All'epoca, quando avevo 18 anni e avevo perso mia madre solo sei anni prima, storie come questa mi sembravano molto dannose e molto realistiche. Erano offensive, meschine e crudeli. Mi chiedevo continuamente i motivi dietro queste voci. I giornali volevano instillare il dubbio nella gente in modo che venissi estromesso dalla Famiglia reale?”, racconta Harry. 

Nel corso del processo contro il gruppo editoriale dei tabloid Daily Mirror, Sunday Mirror e Sunday People sono numerosi gli episodi rievocati che hanno visto Harry colpito da una stampa non clemente. 

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"Ho sperimentato l’ostilità della stampa da quando sono nato”, dice. Come nel dicembre 2002, quando un articolo pubblicato da The People raccontò di un piano per rubare un campione del suo Dna per poter stabilire di chi fosse figlio. 

Ma non solo. Investigatori privati, intercettazioni di chiamate e messaggi telefonici, tanti i mezzi utilizzati dalla stampa popolare britannica per hackerare informazioni su di lui. Fin dai tempo in cui, da adolescente, era uno studente della scuola di Eton: “I miei messaggi vocali includevano informazioni assolutamente private e sensibili sulle mie relazioni”.

Un’attenzione morbosa e ossessiva da parte dei giornalisti inglesi, che lo avrebbe fatto dubitare di chiunque gli stesse intorno, “una sensazione terribile in così giovane età”. 

"Nella mia esperienza come membro della famiglia reale, a ciascuno di noi viene assegnato un ruolo specifico dalla stampa scandalistica. O sei il principe playboy, o il bevitore minorenne, il tossico irresponsabile e l'elenco potrebbe continuare", ha dichiarato dopo aver prestato giuramento sulla Bibbia. "Ripensandoci oggi, tale comportamento è spregevole – ha poi aggiunto –. Quanto altro sangue macchierà le loro dita prima che qualcuno fermi questa follia?” 

Di fronte all’accusa di articoli che gli avrebbero causato molto dolore, il legale di Mgn, Andrw Green, ha rinnovato le scuse “senza riserve” del gruppo editoriale. Le prime erano già arrivate il mese scorso. Il Mirror Group, tuttavia, continua a respingere parte delle accuse, sostenendo che i fatti risalgano a moti anni fa.