Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Prigozhin sparito, “nei suoi uffici spunta un tesoro: 43 milioni in contanti e lingotti d’oro”. A cosa serviva il denaro

Dopo la rivolta lampo di sabato, il capo della Wagner è scomparso dai radar. Secondo il Cremlino andrà in Bielorussa, ma i dubbi restano. La perquisizione nella base della brigata

San Pietroburgo, 25 giugno 2023 – Cinquemila banconote per un valore di circa quattro miliardi di rubli, l'equivalente di 43 milioni di euro, sono stati trovati in scatole vicino al rifugio, l’Hotel Trezzini di San Pietroburgo, del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner, Evgeny Prigozhin. Secondo i media, in particolare Fontanka, oltre ai soldi vi erano cinque chili di lingotti d'oro, sei pistole e cinque mattonelle da un chilo di "polvere bianca", non meglio specificata.

Il denaro di Prigozhin
Il denaro di Prigozhin

Tra i documenti trovati anche un passaporto con la fotografia di un altro uomo, ma a nome di Prigozhin, sempre secondo Fontanka. Tuttavia, in un altro dei passaporti trovati, a quanto pare, c'è una foto dello stesso Prigozhin. Il passaporto, però, è stato rilasciato a nome di Vladimir Bobrov. Una persona con tali dati esiste davvero, è un ingegnere di Ostashkov, che si è candidato più volte alle elezioni locali del Partito Liberal Democratico. Ciò che lo collega a Prigozhin non è chiaro.

Il ‘tesoro’ del capo dei mercenari, secondo indiscrezioni, doveva servire a pagare gli stipendi dei miliziani e i risarcimenti per i familiari. Intanto dopo i proclami di battaglia, la ritirata e gli applausi della gente di Rostov, per Prigozhin e la Wagner è arrivato il momento del silenzio. Il Cremlino ha fatto sapere che il capo della compagnia militare andrà in Bielorussia e lui e i suoi miliziani non saranno processati. Ma a molti osservatori sembra impossibile che l'ex cuoco di Putin possa sfuggire alla vendetta del presidente.

Nell'hotel di Prigozhin a San Pietroburgo soldi e armi
Nell'hotel di Prigozhin a San Pietroburgo soldi e armi

A San Pietroburgo, comunque, davanti alla sede della Wagner l'atmosfera è calma. Dentro e intorno all'edificio si vedono solo guardie private e agenti di polizia. Non ci sono restrizioni al traffico nelle vie adiacenti e tutte le insegne della Wagner rimangono al loro posto. Resta però un punto interrogativo il futuro di Prigozhin, visto allontanarsi a bordo di un'auto a Rostov prima di far perdere le sue tracce.

Secondo Peskov, una parte dei 25.000 combattenti potranno sottoscrivere i contratti per mettersi a disposizione del ministero della Difesa, una proposta che il loro capo aveva rifiutato. Degli altri non si sa nulla.

Prigozhin potrebbe rimanere in Bielorussia o spostarsi per operare in altri scenari, primi fra tutti quelli africani, dove la Wagner mantiene interessi economici importanti, soprattutto nel settore minerario. “Penso che a Prigozhin siano state date garanzie per andarsene in Africa incolume, ed è quello che lui in realtà voleva”, ha detto Mikhail Khodorkovsky, l'oligarca russo diventato oppositore di Putin che vive a Londra. Ma di questo avviso non sono diversi altri analisti e oppositori. “Non credo che Putin garantirà realmente a Prigozhin l'incolumità, né che lui ci creda”, ha sostenuto Yulia Latinina, ex giornalista della radio Echo di Mosca.