Londra, 23 agosto 2023 - Una previsione fatta appena quindici giorni fa che lasciava poco spazio ai dubbi: "Se Yevgeny Prigozhin, patron dei mercenari della Wagner, non verrà ucciso, tra sei mesi in Russia ci sarà un altro colpo di stato, come quello tentato lo scorso 23 giugno". Ad affermarlo, in una lunga intervista al Financial Times, è Christo Grozev, cittadino bulgaro, 54 anni, membro di spicco di Bellingcat, il gruppo investigativo open source che ha smascherato numerosi complotti e omicidi russi, tra cui l'avvelenamento dell'oppositore Aleksei Navalny.
Analizzando lo scenario russo, l’11 agosto scorso, il capo investigatore ha valutato che "nessuno nell'élite - tranne nel complesso militare-industriale - vede alcun senso nella guerra in Ucraina, ma hanno timore a parlare".
Sul prossimo futuro Grozev prospettava: "Al prossimo giro potrebbero riuscire a sbarazzarsi di Putin, attraverso un colpo di stato meglio coordinato, oppure potrebbero verificarsi altri fattori scatenanti o un'inversione di fortuna".
Del resto, era stato proprio Grozev qualche mese fa ad aver predetto che entro sei mesi Prigozhin si sarebbe rivoltato contro Putin.
L'altro tema affrontato dal giornalista investigativo era stato quello dell'influenza della Russia sulle prossime presidenziali Usa del 2024, valutando che "la strategia di Putin nella guerra in Ucraina è quella di ritardare qualsiasi esito militare fino alle elezioni americane. Spera che il sostegno occidentale sarà soffocato da una vittoria di Trump".
Un rischio che in realtà, secondo Grozev, deriva maggiormente dall'impegno dell'Intelligenza Artificiale nell'interferenza elettorale, e questa "sarà la prima volta che lo vedremo".