Roma, 27 luglio 2023 – Evgeny Prigozhin che stringe la mano a Freddy Mapouka, capo del protocollo del presidente della Repubblica Centrafricana. La foto da ore sta rimbalzando sui social e sui principali media internazionali, alimentando un giallo di non facile soluzione. Lo scatto proverrebbe da San Pietroburgo, dal vertice tra Russia e Africa a cui partecipa anche Vladimir Putin. Intelligenza artificiale all’opera o veramente il capo dei Wagner si trova al summit? Se l’autenticità dell’immagine fosse confermata, si tratterebbe della prima foto ufficiale di Prigozhin in Russia dopo la marcia su Mosca e il presunto ammutinamento del mese scorso. Gli unici scatti giunti finora lo ritraevano in Bielorussia.
La foto è apparsa inizialmente sull'account Facebook di Dimitri Sytyi, responsabile del centro culturale russo nella capitale centrafricana Bangui, ritenuto molto vicino a Wagner. Poi è stata rilanciata dalla testata indipendente russa Fontanka, portale pietroburghese, che ritiene la foto essere stata scattata all’hotel Trezzini di San Pietroburgo, albergo di proprietà della famiglia di Prigozhin. Sempre secondo Fontanka, il capo del gruppo Wagner avrebbe incontrato non solo rappresentanti della Repubblica Centrafricana, ma anche di Mali e Niger.
I contatti tra Wagner e Africa sono inquietantemente noti. Le organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato la scorsa settimana le atrocità commesse dall'esercito del Mali, con il presumibile supporto dei Wagner. I media vicini ai mercenari russi riferiscono che a San Pietroburgo i contatti si sono intensificati, con le delegazioni africane che avrebbero evidenziato la grande efficacia dei Wagner. E lo stesso Prigozhin di recente ha assicurato che le sue truppe torneranno al loro spazio naturale, ovvero l’Africa, senza escludere però un futuro ritorno al fronte in Ucraina.
Wagner in Bielorussia
Detto del fronte africano, desta non poca preoccupazione in Europa la dislocazione dei Wagner in Bielorussia. Uno spostamento di truppe che viene ritenuto minaccioso soprattutto dalla Polonia che non esclude la possibilità di un attacco diretto allo Stato Ue membro della Nato.
Il segretario di Stato Stanislaw Zaryn ha spiegato oggi che, mentre continuano le manovre congiunte di Wagner e dell'esercito bielorusso vicino al confine, occorre prepararsi a un possibile utilizzo dei mercenari contro la Polonia. In un'intervista all'agenzia di stampa Pap, Zaryn ha stimato che i Wagner dispiegati in Bielorussia abbiano raggiunto le 3.000 unità. Circa una dozzina di convogli, giunti come parte dell’accordo con il Cremlino che ha concesso in opzione ai mercenari la via d’uscita “senza conseguenze” dopo la ribellione. L’altra scelta era restare e combattere per l’esercito di Mosca. Secondo il segretario di Stato polacco i Wagner sono una scheggia impazzita: potrebbero rapidamente sfuggire al controllo di Lukashenko e diventare un serio problema sia per la Polonia sia per la Bielorussia. "Sono criminali di guerra che causano problemi ovunque si trovino", ha detto.
I mercenari di Prigozhin sono attualmente dislocati nel campo di addestramento di Brestski, che si trova a soli 50 chilometri dal confine con la Polonia.