Gerusalemme, 15 settembre 2023 - Come ogni anno il Jerusalem Post ha pubblicato, alla vigilia del Capodanno ebraico che si celebra da stasera, la lista dei 50 ebrei più influenti al mondo, e non sono mancate le sorprese. Infatti spunta nella 52esima posizione, quindi fuori dalla classifica, ma comunque citato, Yevgeny Prigozhin, il defunto capo della Wagner. Il giornale, ricordando che il padre di Prigozhin era ebreo (Morì quando lui aveva 9 anni, ndr) "rendendolo idoneo per l'aliya", gli ha assegnato un post scriptum in 52esima posizione. Il giornale scrive: "L'oligarca russo ha formato un impero di ristoranti e una serie di troll per interferire nelle elezioni americane del 2016", poi ha continuato ricordando la notorietà raggiunta globalmente da Prighozin con le sue azioni come capo del Gruppo Wagner e da giugno di quest'anno per la marcia su Mosca.
Ma nella lista è sparito Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, nato da genitori di religione ebraica e con tre parenti rimasti vittime della Shoah, che lo scorso anno era in seconda posizione, quest'anno non è nemmeno menzionato.
In cima alla lista c'è l'americano Sam Altman, ceo di 'OpenAI', organizzazione di ricerca sull'intelligenza artificiale. Secondo l'attuale premier israeliano Benyamin Netanyahu, e terzo il segretario di stato Usa Antony Blinken.