Venerdì 20 Dicembre 2024
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Han Kang vince il Premio Nobel per la Letteratura 2024: è prima volta per una scrittrice sudcoreana

Il premio assegnato “per la sua intensa prosa poetica che mette a confronto i traumi storici con la fragilità della vita umana”. Nel 2016 ha vinto il Man Booker International Prize con ‘La vegetariana’

Roma, 10 ottobre 2024 – Il Premio Nobel per la Letteratura 2024 è stato vinto dalla scrittrice coreana Han Kang, ''per la sua intensa prosa poetica che mette a confronto i traumi storici con la fragilità della vita umana''. È la prima donna asiatica e la prima esponente della letteratura coreana a vincere questo riconoscimento. Prima di lei, l’unico coreano a ricevere il premio dell'Accademia di Svezia era l'ex presidente Kim Dae-Jung che ha vinto il Nobel per la Pace nel 2000 per l'impegno a favore dei diritti umani.

"Nella sua opera Han Kang affronta traumi storici e insiemi invisibili di regole e, in ciascuna delle sue opere, espone la fragilità della vita umana”, si legge nelle motivazioni. “Ha una consapevolezza unica delle connessioni tra corpo e anima, i vivi e i morti, e nel suo stile poetico e sperimentale è diventata un'innovatrice nella prosa contemporanea”, conclude l’Accademia svedese.

La scrittrice Han Kang ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2024: è la prima coreana a vincere il riconoscimento (Ansa)
La scrittrice Han Kang ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2024: è la prima coreana a vincere il riconoscimento (Ansa)

L'annuncio è arrivato inatteso: era infatti favorita la poetessa cinese Can Xue. L'ultima volta che questo premio era stato assegnato a una persona asiatica era il 2017, con lo scrittore giapponese naturalizzato britannico Kazuo Ishiguro a ritirarlo.  Quando le ha telefonato il segretario permanente dell'Accademia svedese Mats Malm, Han Kang aveva appena finito una cena a base di zuppa con il figlio: "Non era preparata per questo, ma abbiamo iniziato a discutere dei preparativi per il 10 dicembre", ha raccontato Malm al Guardian.

Han Kang, nata a Gwangju nel 1970, è una scrittrice coreana di fama internazionale. Figlia d’arte – suo padre era lo scrittore Han Seung-won –, esordisce nel 1993 con una raccolta di poesie e nel 1994 pubblica il suo primo romanzo. Han raggiunge un grandissimo successo nel 2016 con il romanzo “La vegetariana”, che affronta i temi della solitudine e della malattia mentale, con cui vince il Man Booker International Prize. 

Nelle prossime settimane Adelphi pubblicherà, con la traduzione di Lia Iovenitti, un nuovo romanzo di Han: ‘Non dico addio’.  Apparso nel 2021, è l’ottavo romanzo della scrittrice e in Francia ha ricevuto il Prix Médicis étranger 2023 e il Prix Émile Guimet 2024. Tra le opere di Han Kang già pubblicate in Italia, ‘L'ora di Greco’, ‘Atti Umani’, ‘La Vegetariana’ e ‘Convalescenza’. Con ‘Atti Umani’, romanzo che racconta – attraverso un dialogo tra vivi e morti – il massacro di Gwangju, rivolta urbana repressa in modo estremamente sanguinario dal regime autoritario coreano nel 1980, la scrittrice ha vinto nel 2017 il Premio Malaparte, consegnatole a Capri. 

"Siamo felicissimi per il Nobel di Han Kang. Nel 2017, ci aveva colpito questa voce letteraria così particolare che, soprattutto in 'Vegetariana', esaminava in modo molto poetico un disagio all'interno di una tematica familiare. Era una voce diversa, e lo capimmo subito", ha detto all'Adnkronos Gabriella Buontempo, curatrice del premio.