Roma, 10 gennaio 2025 - La Ue bacchetta Varsavia sul caso Netanyahu, se il premier israeliano andrà alla cerimonia di commemorazione per l'80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, il governo polacco lo dovrà arrestare, come da richiesta della Corte Penale Internazionale (Cpi). "L'Ue sostiene la Corte Penale Internazionale (Cpi) e rispetta l'indipendenza e l'imparzialità della Corte: il Consiglio chiede a tutti gli Stati membri di cooperare con la Corte, compresa l'esecuzione dei mandati di arresto", ha ricordato un portavoce della Commissione commentando il possibile "libero accesso" a Benjamin Netanyahu che Varsavia sembra disposta a concedere.
Secondo i media è stato lo stesso presidente polacco a chiedere al governo di Varsavia di non arrestare Netanyahu, nel mirino da tempo della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato di cattura per il primo ministro israeliano. Il capo di Stato polacco Andrzej Duda ha chiesto garanzie per la permanenza di Netanyahu sul territorio polacco, sostenendo le "circostanze assolutamente eccezionali" dell'evento in una lettera dell'8 gennaio indirizzata al primo ministro Donald Tusk.
Donald Tusk è stato informato però da Tel Aviv che sarà presente il solo ministro dell'Istruzione, anche se Varsavia ha garantito un accesso "libero e sicuro" ai funzionari israeliani che desiderano partecipare alle commemorazioni.
La posizione del governo polacco però resta ambigua, infatti poche ore prima il premier aveva affermato: "Che si tratti del primo ministro, del presidente o del ministro dell'istruzione... Chiunque partecipi alle cerimonie di Auschwitz avrà la sicurezza garantita e non verrà arrestato", con pace di Bruxelles.