Roma, 27 novembre 2023 - Riscontrato anche in Francia un aumento anomalo delle polmoniti dei bambini che stanno allarmando la Cina, e su cui l'Organizzazione mondiale della Sanità ha chiesto più volte conto, denunciando le poche informazioni in merito. Oltralpe i medici hanno sottolineato la strana impennata di polmoniti in bambini sotto i 15 anni è riconducibile proprio al batterio Mycoplasma pneumoniae, che sta colpendo soprattutto i bambini nel nord della Cina.
L'anomalia dei casi in Francia è stata segnalata dalle istituzioni già la scorsa settimana. Un allarme scattato consultando i dati del bollettino ufficiale sul monitoraggio dei pronto soccorso da cui emergeva chiaramente un aumento di queste infezioni respiratorie nei più piccoli del 44% proprio nelle ultime due settimane. Altro dato riscontrato è il dimezzarsi di questo aumento con l'aumentare dell'età: si arriva al 23% per i minori da 2 a 14 anni.
I pediatri sono preoccupati: gli interventi e le cure per queste patologie nei più piccoli sono raddoppiati rispetto alle ultime due stagioni. Al pronto soccorso i piccoli pazienti arrivano con un forte affaticamento, febbre, tosse persistente e profonda, costringendo i medici a cure d'urgenza.
Un problema, che vista la vicinanza della Francia, potrebbe diventare anche italiano. Inoltre i dati forniti dalla Cina non soddisfano gli esperti, come ha sottolineato Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma: "Non basta chiedere informazioni, se l'Organizzazione mondiale della Sanità vuole conoscere la situazione reale sulle polmoniti segnalate in Cina deve mandare una delegazione e raccogliere dati certi. Non si può fare terrorismo, così allontaniamo le persone dalla scienza".
Le autorità sanitarie cinesi hanno riferito il 24 novembre che non è stato rilevato alcun agente patogeno nuovo o insolito, e che i casi sembrano essere riconducibili a un mix di infezioni respiratorie già note, ma ci sono troppi punti oscuri secondo Ciccozzi: "Le contraddizioni sono troppe. Prima parlano di aumento delle visite ambulatoriali e dei ricoveri ospedalieri di bambini, poi non sono solo i bambini, per dire successivamente che non necessitano di ricovero e che si tratta di un mix di infezioni e che non ci sono restrizioni per i viaggi. Questi non sono dati scientifici. Non sappiamo se dobbiamo considerare la situazione grave o un nulla di che. Dobbiamo avere più dati, più informazioni e per averli serve andare negli ospedali cinesi e indagare".
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