Roma, 16 agosto 2024 – L’Oms e l’Unicef, due delle più importanti agenzie dell’Onu, hanno chiesto una tregua di 7 giorni nei conflitti a Gaza. Il motivo è molto semplice: nel territorio è in circolazione il poliovirus di tipo 2, rilevato per la prima lo scorso luglio in campioni ambientali di Khan Younis e Deir al-Balah. Da quel momento in poi sono stati registrati nella Striscia di Gaza tre casi di paralisi flaccida acuta, uno dei sintomi più comuni proprio della poliomielite. Le due agenzie, pertanto, hanno chiesto la pace umanitaria per portare a termine due cicli di campagne di vaccinazione, in programma tra agosto e settembre e che riguarderanno oltre 640mila bambini di età inferiore ai 10 anni. “La ricomparsa della poliomielite rappresenta un'ulteriore minaccia per i bambini della Striscia di Gaza e dei paesi limitrofi” ha dichiarato l'Oms in un comunicato.
Guterres: “Richiesto sforzo massiccio, coordinato e urgente”
“La situazione umanitaria a Gaza è in caduta libera. Nelle ultime settimane, il virus della poliomielite è stato rilevato in campioni di acque reflue a Khan Younis e Deir al-Balah, ciò significa che il virus è ora in circolazione, con centinaia di migliaia di bambini a rischio”. Lo ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres. “Prevenire e contenere la diffusione della polio richiederà uno sforzo massiccio, coordinato e urgente - ha aggiunto - e l'Onu è pronta a lanciare una campagna di vaccinazione a Gaza per oltre 640.000 bambini di età inferiore ai 10 anni”.
Il primo caso registrato
Il ministero della Sanità palestinese ha confermato il primo caso di poliomielite nella Striscia di Gaza dopo 25 anni: si tratta di un bambino di 10 mesi, a cui è stata diagnosticata la malattia poche ore dopo l’avvertimento del segretario generale dell’Onu Guterres.