Roma, 15 gennaio 2025 – La ‘Hawaiian pizza’ è stata una vera e propria violazione del protocollo culinario italiano fin dalla sua invenzione negli anni ‘60. Lo chef canadese Sam Panopoulos diede vita, assieme al fratello, all’usanza di mettere l'ananas in scatola sulla pizza con il prosciutto.
Circa sei decenni dopo, è ancora aperto il dibattito su quanto sia ‘dignitoso’ aggiungere l'ananas come ingrediente alla pizza. Un argomento di dialogo che divide nazioni, comunità e persino famiglie.
Pizza con ananas? Sì, a 145 euro
Una pizzeria a Norwich, in Inghilterra, ha voluto rendere possibile l’esistenza di questa ‘creazione’ nel proprio menù, ma a che prezzo? Con l’aggiunta di 100 sterline (118 euro) per il ‘disturbo’, la pizza verrà dunque venduta al prezzo principesco di 122 sterline (quasi 145 euro) in totale.
La strabiliante proposta del locale britannico è riportata dalla Cnn. "Sì, per 100 sterline in più si può avere. Ordina anche lo champagne se vuoi!": questa l’ironica risposta al telefono per chi ordina dal menu la ‘hawaiian’ alla ‘Lupa Pizza’ in UK. "Io dico 'no' all'ananas," ha dichiarato Quin Jianoran, lo chef di Lupa Pizza durante un’intervista telefonica con Cnn Travel.
Ma questa pizzeria non è l’unica ad avere avuto un’idea così costosa. Per la ‘Hawaiian pizza’ con la variante di ananas di colore rosso, lo scorso maggio un pizzaiolo della California è sbarcato sul mercato con la cifra di 395,99 dollari (384 euro).
La pizzeria ‘Lupa Pizza’
I fratelli Panapoulous hanno mescolato "sapori dolci e aspri con un prodotto tradizionale italiano – spiega Quin Jianoran –. Una scelta molto controversa, perché c’è gente che la ama e gente che la odia. Non ci sono stati ancora ordini per la pizza a 100 sterline anche se la reazione del pubblico del web è stata esagerata”.
Il ristorante metterà la pietanza con l'ananas sul ‘menù consigliato del mese’ se i risultati di un sondaggio nel Norwich Evening News, un giornale locale, saranno del tutto a favore del frutto come ingrediente del tradizionale piatto italiano. "Quello che penso potrebbe cambiare da un momento all’altro! – ride Jianoran –. Potrebbero salire al prezzo a 200 sterline, o scendere a 2, chissà".
Dibattito aperto
Mentre l'ananas è tradizionalmente evitata dai pizzaioli italiani, un anno fa il maestro della pizza di Napoli Gino Sorbillo ha introdotto una pizza all'ananas nel suo menu, in Via dei Tribunali, la più famosa strada della pizza a Napoli, capitale mondiale della pizza. La sua intenzione, ha detto, era di "combattere il pregiudizio alimentare."
Il dibattito sulla pizza all'ananas è diventato a volte così acceso che ha quasi innescato una crisi politica. Nel 2017, l'allora presidente islandese, Guðni Th. Jóhannesson, ha dovuto chiarire che non avrebbe vietato la pizza all'ananas nel suo paese non avendo nemmeno il potere di legiferare una tale mossa.
Nonostante Jianoran preferisca condimenti tradizionali, il suo "stile preferito di pizza” è una pizza in stile New York, “non c'è davvero alcun limite a ciò che ci mettono sopra". Una pizzeria di New York è stata nominata la migliore al mondo nel 2024 e nel Lower East Side di Manhattan, una Pizza Napoletana, ha vinto il premio delle 50 Top Pizza Awards a settembre.