Roma, 19 marzo 2023 - Una flotta di petroliere 'ombra' sta aiutando Mosca ad eludere le sanzioni imposte dall'Occidente. Secondo quanto afferma l'agenzia di stampa Bloomberg due compagnie petrolifere compiacenti con il Cremlino "in meno di un anno hanno assemblato flotte che ora trasportano milioni di barili di petrolio russo in tutto il mondo".
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Il dito è puntato sulle compagnie Fractal Shipping di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e l'indiana Gatik Ship Management, con base sembra a Mumbai. Ma il sembra è d'obbligo perché gli uffici di entrambe le società sono registrati in edifici abbandonati. E non si direbbe che navighino in cattive acque, visto che assieme mettono in mare petroliere per un valore di 2 miliardi di dollari.
Dall'inizio della guerra una rete di collegamenti marittimi segreti sfruttata dalla Russia per esportare il petrolio in barba alle sanzioni. Le compagnie Fractal e Gatik ne fanno parte, ma non sono le sole. "È questa nuova generazione di operatori del mercato delle petroliere che ha aiutato il petrolio russo a continuare a circolare nel mondo", ha affermato Rebecca Galanopoulos Jones, analista di VesselsValue che monitora i prezzi di migliaia di navi mercantili. Aggiungendo: "Le sanzioni sul petrolio russo sembrano aver avuto un impatto minimo sui livelli complessivi di esportazione", e la risposta potrebbe essere proprio nella azioni Fractal e Gatik.
Anche la Russia ha rispolverato vecchie petroliere, magari non registrate, usate per violare le sanzioni di Ue e Usa. Navi arrugginite, piene di problemi e che stanno a galla a malapena, forse non assicurate. Bombe a orologeria per l'ambiente, esposte a fuoriuscite di greggio e quindi potenzialmente catastrofiche. La principale denuncia è arrivata dalla Finlandia, che ha notato la comparsa nelle acque del suo Golfo, che porta a San Pietroburgo, di vecchie petroliere mai viste prima in quella zona.