Mercoledì 12 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Petroliera nel Mare del Nord, è russo il capitano del cargo arrestato per l’incidente

Le autorità britanniche hanno ribadito a più riprese di escludere un atto intenzionale. L’uomo è indagato per “omicidio colposo derivato da negligenza grave”

Petroliera nel Mare del Nord, è russo il capitano del cargo arrestato per l’incidente

Roma, 12 marzo 2025 – È di nazionalità russa il capitano della nave cargo arrestato per l’incidente con la petroliera battente bandiera Usa avvenuto lunedì nel Mare del Nord, al largo delle coste britanniche dello Yorkshire. La notizia filtra dai media che precisano come il nome sia ancora coperto da riserbo investigativo. A rivelare la nazionalità dell’uomo all’agenzia Reuters sarebbe stato un portavoce di Ernst Russ, l’armatore tedesco della portacontainer Solong. 

Le autorità britanniche sottolineano che il capitanio non è accusato di nessun atto intenzionale, uno scenario che è stato escluso – a più riprese – fin da subito dopo la collisione. Non sarebbe emersa alcuna indicazione che possa ricondurre a una pista criminale e non accidentale. L’uomo, riferisce ancora la Ernst Russ, sta collaborando con gli investigatori così come tutti i membri dell’equipaggio. Al momento è indagato per “omicidio colposo derivato da negligenza grave”, a seguito della morte presunta dell’unico marittimo dato inizialmente disperso nello scontro. Il fermo della polizia britannica è arrivato ieri, nell’ambito delle indagini condotte dalla Guardia Costiera. 

Fumo dal cargo MV Solong dopo l'incidente con la petroliera Usa nel Mare del Nord (Ansa
Fumo dal cargo MV Solong dopo l'incidente con la petroliera Usa nel Mare del Nord (Ansa)

La dinamica

Stando a quanto finora appurato, il cargo battente bandiera portoghese Solong, in navigazione fra la Scozia e il porto olandese di Rotterdam, ha speronato lunedì mattina su un fianco la petroliera svedese Stena Immaculate - affidata per questo viaggio allo spedizioniere americano Crowley e noleggiata dal Pentagono per il trasporto di 220.000 barili di carburante per jet militari altamente infiammabile (cherosene) - mentre questa era all'ancora al largo delle coste dell'Inghilterra nordorientale di fronte alla città portuale di Hull. 

A bordo è divampato un vasto incendio che, come spiegava ieri sera Heidi Alexander, ministra dei Trasporti del governo Starmer, non è ancora del tutto domato mentre “proseguono” le operazioni di soccorso. Le ultime notizie sembrano scongiurare i rischi di affondamento delle due navi. 

Fonti della Bbc hanno riferito che a bordo della portacontainer c'erano marittimi di varia nazionalità, fra cui "russi e filippini"; mentre sulla Stena Immaculate c'era di sicuro almeno un americano. Tratti in salvo 36 membri dei due equipaggi.