Roma, 22 aprile 2023 – Un turista italiano è morto a Petra (Giordania). Si chiamava Andrea Sferrazza, aveva 30 anni, era originario di Torino anche se viveva da tempo a Londra. La tragedia risale a ieri. Secondo le prime informazioni, l’uomo è caduto da un’altezza di 25 metri mentre stava percorrendo un sentiero chiuso al transito nel sito archeologico della città giordana. Lo hanno riferito i media locali e l’incidente è stato confermato da fonti qualificate.
Che cosa sappiamo
Andrea Sferrazza, che si trovava da solo in viaggio nel Paese, è stato raggiunto dai soccorsi e portato in ospedale dove ne è stato riscontrato il decesso a causa delle ferite riportate. La polizia ha aperto un’indagine ed è stata disposta l’autopsia. La famiglia è stata informata ed è in contatto con l’ambasciata italiana ad Amman. Il viaggio lo aveva intrapreso da solo perché il fratello maggiore Luca non era riuscito a liberarsi dagli impegni da commercialista. "Andrea era a Londra ormai da sei anni, faceva il pizzaiolo, e il suo sogno, dopo essersi fatto le ossa a Londra, era di tornare e di mettere in piedi una sua attività qui, in Italia. Noi lo avevamo visto a febbraio lo aspettavamo di nuovo a maggio per il compleanno della mamma. Veniva spesso, durante il Covid si era fermato per quattro-cinque mesi. Ma aveva già in mente il prossimo viaggio, l'Egitto".
I pericoli e le raccomandazioni
Il turista è stato ricoverato al Queen Rania Al-Abdullah Hospital. Una fonte medica ha detto alla tv giordana Roya che il trentenne aveva riportato diverse fratture e ferite in varie parti del corpo, che ne hanno provocato la morte. Il Parco Archeologico di Petra raccomanda costantemente ai visitatori e ai turisti di non intraprendere percorsi che non sono loro destinati.
Il precedente
A febbraio 2020 Alessandro Ghisoni, 32 anni, ingegnere di Piacenza in visita nella città archeologica con la moglie e i cognati, era rimasto ucciso, colpito da una caduta accidentale di massi.
Meraviglia dell’Unesco
Petra è
uno dei siti archeologici più noti e visitati del mondo, ogni anno richiama un milione di turisti. Antica capitale dei Nabatei, è stata dichiarata dall’Unesco una delle sette meraviglie del mondo.La grande paura nel 2018
Da tempo il sito archeologico è sotto attenzione a causa del fatto che, pur essendo in una zona desertica, è soggetto a inondazioni. Nell’autunno del 2018 le immagini delle acque che la travolsero rimbalzarono sui media internazionali. Migliaia di turisti riuscirono a mettersi in salvo anche grazie alla prontezza delle guide. Sono stati creati dei canali di scolo per proteggere Petra e per limitarne la pericolosità, ma i problemi rimangono.