Lunedì 18 Novembre 2024

Fermato in aeroporto con più di 300 tarantole nascoste sotto i vestiti. Aveva anche 9 formiche proiettile

Perù, un 28enne coreano ha cercato di trafficare centinaia di insetti e aracnidi originari della foresta amazzonica. “Parte del traffico illegale di fauna selvatica che muove milioni di dollari in tutto il mondo”

Un cittadino coreano ha cercato di contrabbandare, incollandole con lo scotch al proprio corpo per trasportarle fuori dal Perù (Gob.pe)

Un cittadino coreano ha cercato di contrabbandare, incollandole con lo scotch al proprio corpo per trasportarle fuori dal Perù (Gob.pe)

Roma, 18 novembre 2024 –  Più di 300 tarantole e 100 centopiedi, oltre che diverse formiche proiettile (insetti tropicali dal morso velenoso) nascosti sotto i vestiti, attaccati al corpo con lo scotch: è la trovata di un cittadino sudcoreano che ha cercato di lasciare il Perù portando illegalmente con sè centinaia di insetti e aracnidi. 

Gli agenti dell’aeroporto di Lima hanno fermato l’uomo, un 28enne proveniente dalla Corea del Sud, ai controlli di sicurezza. Il motivo? Il suo addome sembrava eccezionalmente gonfio. E quando i poliziotti hanno chiesto al 28enne di alzare la camicia, hanno scoperto che sotto di essa si nascondevano due fasce a cui erano attaccati sacchetti e pacchetti contenenti tarantole e altri insetti. Gli specialisti del Servicio Nacional Forestal y de Fauna Silvestre (SerFor) hanno contato 35 tarantole adulte, 285 tarantole giovani, 110 millepiedi e 9 formiche proiettile.

Le tarantole adulte, grandi come una mano, erano singolarmente “impacchettate” in buste di plastica trasparente, mentre quelle più piccole erano inserite in piccoli tubi chiusi alle estremità. “Gli animali, completamente sovraffollati, maltrattati e accuratamente incartati, sono stati portati in un luogo sicuro”, ha riferito l’agenzia governativa in un comunicato. L’uomo – che era diretto in Corea – è stato arrestato e l’ufficio del procuratore ambientale ha aperto un’indagine. 

Tutti gli animali sono nativi della foresta amazzonica peruviana e le tarantole si trovano anche nella lista delle specie in via d’estinzione. Secondo la SerFor, sono stati catturati dalla regione amazzonica della Madre de Dios. Tutti gli esemplari “sono stati estratti illegalmente e fanno parte del traffico illegale di fauna selvatica che muove milioni di dollari in tutto il mondo”, ha riferito Walter Silva, specialista di fauna selvatica del SerFor. 

Stando al comunicato dell’agenzia, nel periodo dell’anno a ridosso delle festività “è comune trovare questi casi di traffico illegale che colpiscono la nostra fauna, sia a livello nazionale che internazionale, dove gli animali vengono venduti a prezzi elevati come animali domestici o per i collezionisti”. 

Il traffico di animali selvatici colpisce più di 4.000 specie animali e vegetali a livello globale, di cui 3.250 in via di estinzione, secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato quest'anno. Secondo i funzionari dell’Onu, il traffico ha un ruolo nell’estinzione delle specie e danneggia l'ecosistema. Inoltre, negli ultimi decenni, “gli esperti hanno costantemente sollevato preoccupazioni sui rischi di malattia associati al commercio di animali selvatici”, si legge nel rapporto.