Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Caso Pelicot, condannato a 20 anni l’ex marito di Gisèle: la drogò e fece stuprare da 50 sconosciuti

Pene da 3 a 13 anni per tutti i coimputati, in gran parte insospettabili: tra loro un infermiere, un giornalista, un consigliere. Dominique, descritto come il peggior predatore sessuale della storia francese recente, si definiva un padre di famiglia

Roma, 19 dicembre 2024 – Dominique Pelicot è stato condannato a 20 anni di carcere, il massimo della pena. Il presidente della corte penale di Vaucluse ha ritenuto l’uomo, oggi 72enne, colpevole di tutti i reati di cui era accusato, dagli stupri aggravati ai danni della moglie Gisèle, al tentativo di stupro e stupro aggravato ai danni della moglie di un co-imputato. Pelicot è colpevole anche di aver ripreso immagini a sfondo sessuale riguardanti la figlia Caroline e le sue ex nuore. Con Dominique alla sbarra anche 51 imputati, accusati di aver violentato Gisèle, che tra il 2011 e il 2020 è stata sedata dall'ex marito Dominique e abusata da decine di sconosciuti.

Gisele Pelicot con uno dei suoi avvocati fuori dal tribunale di Avignone (Ansa)
Gisele Pelicot con uno dei suoi avvocati fuori dal tribunale di Avignone (Ansa)

La sentenza

"Signor Pelicot, lei è riconosciuto colpevole di stupro aggravato contro la persona di Gisèle Pelicot", ha dichiarato il presidente della corte penale della località del sud-est della Francia, Roger Arata. La sentenza sugli stupri di Mazan è stata emessa dal tribunale del dipartimento di Vaucluse, ad Avignone. I figli di Gisèle Pelicot, David, Caroline e Florian erano in tribunale per ascoltare il verdetto insieme alla madre.

Alla lettura delle sentenze, Gisele ha guardato gli imputati, incluso il marito, mentre si alzavano e ascoltavano, ma senza una vera reazione da parte sua o dei suoi figli: solo qualche sussurro tra di loro. Solo quando è stata annunciata la condanna per l’ex marito a 20 anni, la donna ha appoggiato la testa al muro, mentre Dominique Pelicot scoppiava in lacrime curvo sulla sedia.

La rete degli insospettabili

Gli uomini coinvolti hanno poco in comune tra loro: la loro età varia dai 26 ai 74 anni, alcuni hanno figli e alcuni sono stati condannati per altri reati. Prima dei verdetti, agli uomini accusati insieme a Dominique Pelicot è stata data la possibilità di rilasciare dichiarazioni finali e circa la metà ha semplicemente detto di non avere "niente da aggiungere". Ma una quindicina ha chiesto perdono a Gisèle e uno di loro, che si è recato sei volte a casa della famiglia Pelicot e per il quale l'accusa ha chiesto 16 anni di carcere per lui, ha annunciato che "qualunque sia la sentenza" non farà appello "per rispetto della vittima, in modo che non debba sopportare" un nuovo processo. Tra di loro ci sono un infermiere, un giornalista, una guardia carceraria, un consigliere, un soldato, camionisti e braccianti agricoli.

Tutti condannati i 51 imputati

Sono stati dichiarati tutti colpevoli i 51 imputati nel processo sugli stupri di Mazan. Gran parte di essi vengono ritenuti colpevoli di ''stupro aggravato in riunione e somministrazione" di droghe a Gisèle Pelicot. Oltre ai 20 anni di carcere per il marito Dominique, per gli altri le pene finora inflitte dal tribunale di Avignone vanno dai 3 ai 13 anni di reclusione, meno di quanto richiesto dall'accusa, che aveva fissato una pena minima di dieci anni per gli stupri. La maggior parte degli imputati condannati verranno inoltre schedati sul Fijais, banca dati francese che include gli autori di reati sessuali o violenti.   Jean-Pierre M. è stato condannato a 12 anni di carcere, per lui – descritto come il 'discepolo' di Dominique Pelicot – il pubblico ministero aveva chiesto 17 anni di reclusione. È stato l'unico imputato a non comparire per atti commessi contro Gisèle Pelicot, ma contro la sua stessa moglie, che ha drogato affinché Dominique P. potesse violentarla.

Il doppio volto di Pelicot: padre modello e predatore sessuale

Dominique Pelicot, descritto come il peggior predatore sessuale della storia francese recente, si definiva un padre di famiglia. Gli piaceva andare in bicicletta nella campagna francese la domenica, portava suo figlio e suo nipote alle partite di calcio ed era attento a non dimenticare di festeggiare i compleanni. "I miei genitori avevano questo talento nell'organizzare feste di compleanno a sorpresa per noi", ha detto il figlio maggiore, David, "Tutti i nostri amici erano lì, e i miei amici dicevano quanto fossi fortunato ad avere un padre così. Tutti lo adoravano in quelle feste, i miei amici lo vedevano come un modello. Ballava con i miei amici, si sedeva a mangiare con i miei amici, e oggi quegli amici non capiscono cosa sta succedendo". Pelicot è stato anche condannato per aver realizzato e distribuito foto e immagini a sfondo sessuale non solo della moglie, ma della figlia Caroline e delle mogli dei suoi figli.