Lunedì 10 Febbraio 2025
REDAZIONE ESTERI

Parigi, scontri al corteo contro la riforma del lavoro. Almeno 26 feriti, 15 fermi

Centinaia di giovani che seguivano il corteo hanno lanciato oggetti contro gli agenti, che ha risposto con i lacrimogeni

Parigi, scontri durante corteo contro riforma del lavoro (Afp)

Parigi, 14 giugno 2016  - Dopo il terrorismo, gli allagamenti provocati dalla Senna e gli hooligan che occupano i pub, e qualche volta si picchiano, per Parigi e i parigini non è finita. Oggi tocca al gigantesco corteo che ha attraversato la capitale per dire "no" alla legge di riforma del lavoro voluta dal governo socialista. Purtroppo la manifestazione, a cui - a detta delle sigle sindacali - hanno preso parte un milione di persone, è stata funestata da scontri. "Centinaia di militanti col volto incappucciato" a margine del corteo hanno lanciato oggetti e bottiglie contro gli agenti in tenuta antisommossa, che hanno replicato con i gas lacrimogeni. Secondo i media francesi, il bilancio degli scontri è di 26 feriti (20 agenti e 6 dimostranti) e almeno quindici fermati

Per la prima volta dall'inizio della mobilitazione, sulla Place Leon Paul-Fargue, la polizia è dovuta ricorrere all'uso del "cannone ad acqua" per "consentire alle forze dell'ordine» di liberarsi dalla furia dei manifestanti", ha spiegato un portavoce della prefettura. Soltanto lì sono stati stati feriti 15 poliziotti. 

Fra petardi, fumogeni, clacson e tensione palpabile, la manifestazione è partita dalla Place d'Italie, nel XIII arrondissement per arrivare agli Invalides, nel VII. Alla testa del corteo campeggiava lo striscione "Pour le retrait. Pour de nouveaux droits" ("Per la pensione. Per nuovi diritti") fra decine di bandiere della Cgt, il principale sindacato francese. 

La riforma del lavoro contestata è stata presentata dalla ministra Myriam El Khomri. Altre manifestazioni sono state organizzate per la giornata odierna in una cinquantina di città di provincia. "La nostra determinazione resta intatta. Bisogna che il governo ascolti le rivendicazioni di coloro che contestano la legge", ha detto alla France Presse Philippe Martinez, leader della Cge.