Roma, 3 maggio 2024 – L’ingresso di Sciences Po in rue Saint-Guillaume è transennato. Una catasta di pancali, bidoni, addirittura moto lanciate sopra il cumulo, è la trincea ‘fai da te’ degli studenti in rivolta. Parigi risponde al sollevamento dei coetanei americani, proprio come nelle contestazioni Sessantottine. Il clima è caldissimo: dalla Columbia University negli Usa alla nostrana Federico II di Napoli, fino, per l’appunto, alla parigina Sciences Po dove si manifesta contro le partnership universitarie con Israele e per la pace a Gaza.
Sono giorni di proteste, gli studenti occupano le aule universitarie, gridano, protestano in strada, sventolano le bandiere coi colori della Palestina. La rabbia e poi gli scontri con le forze della polizia. La stessa polizia che questa mattina, intorno alle 11.30, ha rimosso la ‘trincea’ e ha fatto irruzione nella facoltà parigina con l’ordine di evacuare i ragazzi trincerati dentro il palazzo da ieri sera.
Gli agenti sono entrati in forze nell'edificio, con gli studenti seduti nell'atrio che scandivano lo slogan "Israele assassina, Science-po complice". Hanno iniziato lo sgombero degli irriducibili: circa una cinquantina, portandoli via uno per uno. Alcuni sono usciti poco dopo, sotto il controllo della polizia, facendo il segno della vittoria.
Era stata una settimana di ‘tregua’ in rue Saint-Guillaume. Finché ieri sera i giovani non sono tornati ad occupare la facoltà. A far scattare la decisione sarebbe stata l’insoddisfazione scaturita dal risultato raggiunto nel corso dell’ultima tavola rotonda con il consiglio di facoltà sulle partnership universitarie con gli istituti israeliani. I ragazzi, come in molte altre università europee e non, stanno infatti chiedendo lo stop di qualsiasi accordo con Israele.
"La fermezza è e resterà totale", fa sapere il governo francese, assicurando che una presenza della polizia "sarà mantenuta attorno" all'università per "evitare ulteriori occupazioni".
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