Parigi, 19 novembre 2015 - Rischio armi batteriologiche in Francia. E' lo spettro evocato dal premier francese Manuel Valls, in riferimento alla minaccia dei terroristi. "L'immaginazione macabra dei mandanti è senza limite - ha dichiarato di fronte all'Assemblea nazionale, dove viene esaminato il decreto legge per prorogare di tre mesi lo stato d'emergenza nazionale -. Oggi non si può escludere nulla e lo dico con tutte le precauzioni che si impongono, ma noi sappiamo e teniamo bene a mente che può anche esserci il rischio di armi chimiche e batteriologiche", ha aggiunto.
Secondo Valls occorre "adottare una condivisione dei dati dei passeggeri delle compagnie aeree europee" ed è altresì necessario "inquadrare il ritorno in Francia di quanti sono partiti a fare la jihad". Valls ha ricordato che 966 persone sono partite per la Siria o l'Iraq; 142 sono morte, 188 sono ancora lì e 247 sono ripartite. "Cifre che danno la dimensione della minaccia", ha spiegato il capo del governo di fronte all'Assemblea nazionale. Infine, il monito: "La spravvivenza di Schengen è a rischio - ha detto - senza un controllo sistematico delle frontiere esterne dell'Unione europea". Valls ha pure annunciato la creazione di una "struttura per giovani radicalizzati": il sito sarà scelto "entro la fine dell'anno" e "i primi ammessi potrebbero essere dei pentiti".
In generale, il primo ministro ha voluto sottolineare che le misure adottate dal parlamento francese, "sono la risposta di una Francia che non si piega e che non si piegherà mai. La Francia è stata attaccata - ha aggiunto - I francesi sono sotto choc, si aspettano da noi risposte forti, rapide ed efficaci".
Anche il presidente francese François Hollande, parlando alla cerimonia per il premio della fondazione Chirac, è intervenuto dicendo: "Non rinunceremo mai a quello che siamo. La Francia porta avanti una guerra senza fare distinzioni perché tutti siamo coinvolti. Tutti siamo uniti". "La Francia - ha aggiunto - non deve perdersi per vincere la guerra, e risponderà all'odio con la fratellanza, al terrore con la forza del diritto, al fanatismo con la speranza. La Francia risponderà restando la Francia".