Roma, 13 settembre 2024 – Harris o Trump? “Ambedue sono contro la vita’’, “ognuno scelga il male minore’’. Così papa Francesco sul volo di ritorno da Singapore, sulle elezioni americane. “Ambedue - ha osservato Bergoglio riferendosi a Donald Trump e a Kamala Harris - sono contro la vita, sia quello che butta via i migranti sia quello che uccide i bambini. Io non sono statunitense, non andrò a votare lì. Non dare ai migranti accoglienza e possibilità di lavorare è peccato, e grave’’.
“Io - ha proseguito - sono stato a celebrare messa alla frontiera, vicino alla diocesi di El Paso. C’erano tante scarpe dei migranti, sono finiti male lì. In America centrale c’è una corrente di migrazione, tante volte vengono trattati come schiavi. La migrazione è un diritto che già c’era nella Sacra Scrittura, nell’Antico Testamento: l’orfano, la vedova e lo straniero, cioè il migrante, sono i tre che il popolo di Israele deve custodire. Non dimentichiamolo". Molto chiare anche le parole di papa Francesco sull’aborto.
“Mandare via i migranti è una cosa brutta, l’aborto è un assassinio”
“La scienza dice che a un mese dal concepimento ci sono tutti gli organi di un essere umano. Tutti. Fare un aborto è uccidere un essere umano. Ti piace la parola, non ti piace, ma è uccidere. La Chiesa non è chiusa perché non permette l’aborto, la Chiesa non permette l’aborto perché uccide. È un assassinio, un assassinio. Mandare via i migranti, non lasciarli sviluppare, non lasciare che abbiano una vita, è una cosa brutta, è cattiveria. Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio. Su queste cose dobbiamo parlare chiaro, niente ‘’ma’’, ‘’però’’, entrambe le cose sono chiare’’.
Ci possono essere circostanze in cui è moralmente ammissibile votare per candidato favorevole all’interruzione della vita? “Nella morale politica, in genere, si dice che non votare è brutto, non è buono. Si deve votare. E si deve scegliere il male minore. Chi è il male minore, quella signora o quel signore? Non so, ognuno in coscienza pensi e faccia questo’’, la risposta del Papa.
I prossimi viaggi (anche quelli desiderati)
Tra i temi, anche quello della Cina. "Per me è un’illusione, nel senso che io vorrei visitare la Cina”, ha detto il Pontefice. Quanto ai prossimi viaggi, ha smentito le indiscrezioni dei media francesi secondo le quali l’8 dicembre dovrebbe essere a Parigi per la riapertura di Notre Dame: “Non andrò a Parigi, non andrò”. Sull’ipotizzato viaggio in Argentina Bergoglio ha invece risposto che “«è una cosa ancora non decisa. Io vorrei andare, è il mio popolo, vorrei andare, ma ancora non è deciso, ci sono diverse cose da risolvere”.
Gli abusi sui bambini
Poi la questione degli abusi: “L’abuso sessuale di bambini, di minorenni, è un crimine, una vergogna”, ha ribadito papa Francesco rispondendo ai giornalisti, in particolare sul caso dell’Abbé Pierre, della comunità francese Emmaus. “Un punto molto dolente, molto delicato - l’ha definito -. Gente buona, gente che fa il bene, poi, con tanto bene fatto, si vede che uno è peccatore brutto. Questa è la nostra condizione umana. E non dobbiamo dire ‘copriamo, copriamo perché non si veda’. I peccati pubblici sono pubblici, e vanno condannati”. “Per esempio l’Abbé Pierre - ha continuato il Pontefice - è un uomo che ha fatto tanto bene, ma anche un peccatore. Noi dobbiamo parlare chiaro su queste cose, non nascondere. Il lavoro contro gli abusi è una cosa che tutti noi dobbiamo fare”.
Il dolore per la guerra in Medio Oriente
Infine il dolore per la guerra in Medio Oriente. “Io non posso qualificare se questa azione di guerra è troppo sanguinaria o no. Ma per favore, quando si vedono i corpi dei bambini uccisi, quando si vede che per la presunzione che ci siano dei guerriglieri si bombarda una scuola, è brutto questo, è brutto”.