Roma, 14 agosto 2014 - Niente auto di lusso, ma utilitarie. Papa Francesco conferma, anche nel viaggio pastorale nella Corea del Sud, la sua propensione a muoversi su auto di segmento B e C, lasciando invece i veicoli di fascia alta nei garage del Vaticano o delle sedi estere. Ieri è arrivato all'aeroporto di Fiumicino, in partenza per la Corea, a bordo di una Ford. Sceso dall'aereo che l'ha portato nel Paese asiatico, il Santo Padre è salito questa volta a bordo di una Kia Soul, vettura compatta molto diffusa nel Paese asiatico e venduta anche in Italia.
La 'popolare' Soul ('anima') che meglio non avrebbe potuto adattarsi alla scelta di Bergoglio, arriva nella cronologia dei viaggi papali dopo la Fiat Campagnola d'epoca utilizzata a Lampedusa, dopo la monovolume Fiat Idea con cui ha viaggiato in Brasile, e dopo la Ford Focus di vecchia generazione di cui Papa Francesco si serve per gli spostamenti a Roma.
Anche sull'auto coreana è apparsa la targa SCV 1 con lettere e numeri rossi su fondo bianco (caratteristica che contraddistingue la numerazione da 1 a 100 per i veicoli utilizzati dal Santo Padre e dai Cardinali). Il protocollo, infatti, prevede che tale sigla - riservata esclusivamente all'auto papale - venga di volta in volta spostata (anche replicandola) sul veicolo utilizzato dal Santo Padre.