Roma, 29 maggio 2024 – Almeno 150 palloncini giganti contenenti spazzatura sono piovuti stamani in Sud Corea, ‘omaggio’ dei vicini nordcoreani. Chi ha vissuto la guerra di Corea se li ricorda bene: sono simili ai palloni utilizzati nelle rispettive campagne elettorali da Pyongyang e Seul fin dal conflitto degli anni ‘50.
Come dimostrano le immagini, i palloncini bianchi caduti oggi in 8 delle 9 province sudcoreane (fonte BBC), trasportavano volantini di propaganda del regime di Kim Jong Un ma anche rifiuti. Le autorità sudcoreane hanno chiesto ai cittadini della zona di non uscire di casa e l’esercito ha invitato a non toccarli.
La guerra dei palloncini
In qualche modo Pyongyang aveva annunciato il ‘blitz’ contro la "frequente dispersione di volantini e altri rifiuti" nelle aree di confine da parte degli attivisti del sud. Recentemente attivisti avevano lanciato dal Sud palloncini che non contenevano solo materiale propagandistico: si parla, fra le altre cose, di soldi e contenuti vietati in Nord Corea, tra i quali anche un tipico spuntino sudcoreano, i Choco Pies. A Sud c’è una legge che vieta questa pratica, ma gli ‘scambi’ dal cielo vanno avanti, appunto, da 70 anni.
Carta igienica e feci
"Cumuli di carta straccia e sporcizia saranno presto sparsi sulle zone di confine e all'interno della Repubblica di Corea e si potrà sperimentare direttamente quanto sforzo sia necessario per rimuoverli", aveva annunciato in una nota il vice ministro della Difesa nordcoreano Kim Kang citato dai media statali. Ieri sera i residenti che vivono a Nord di Seul avevano ricevuto un messaggio: “Astenersi dalle attività all’aperto”, suggerivano le autorità provinciali che chiedevano anche di sporgere denuncia nel caso di avvistamento di “oggetti non identificati”.
Le immagini
Le immagini condivise sui social mostrano sacchi di plastica attaccate con lo spago ai palloncini bianchi: dentro carta igienica, terra, pile scariche. Anche feci, “a giudicare dal colore scuro e dall'odore”, scrive l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citata dalla BBC.
L'esercito della Corea del Sud ha condannato l'atto come una "chiara violazione del diritto internazionale. Il Nord fermi immediatamente questa azione disumana”.