Pechino, 27 giugno 2024 – Ci sono guerre e guerre. Una davvero insolita ma anche molto pericolosa è quella del leader nordcoreano Kim Jong-un, che dal 28 maggio scorso lancia palloncini aerostatici verso Seul pieni di spazzatura ed escrementi, come ritorsione ai volantini anti-Pyongyang inviati dai disertori e dagli attivisti nordcoreani nel Sud.
Nella notte tra martedì e mercoledì la Corea del Nord ne ha lanciati altri 250, creando allarme all’aeroporto internazionale di Incheon e nella capitale.
In un mese i palloncini pieni di rifiuti lanciati sono circa 2mila e si tratta della sesta operazione da fine maggio. Il Comando congiunto dei capi di stato maggiore sudcoreano ha segnalato ancora la permeabilità del confine intercoreano.
L’allarme è soprattutto di carattere igienico-sanitario: l’'intelligence sudcoreana ha studiato i rifiuti delle ultime settimane che, secondo le attese, hanno fornito uno spaccato delle precarie condizioni igienico-sanitarie e alimentari del Paese eremita. Nei sacchi i nordcoreani hanno infilato in prevalenza materiale da discarica, letame ed escrementi di natura umana, risultati infestati da parassiti e vermi dell'apparato digerente. In più, pezzi di vestiti lisi e di biancheria intima rattoppati numerose volte.
Circa 100 palloncini, che trasportavano soprattutto pezzi di carta straccia, sono atterrati nella capitale sudcoreana e nella parte settentrionale della provincia di Gyeonggi. Alle 9 del mattino (2 in Italia), tuttavia, risultavano essere tutti a terra, ma i veri problemi sono nati con l'allarme iniziato all'1.46, in piena notte, quando un pallone è finito vicino al Terminal 2 dell'aeroporto di Incheon: le tre piste dello scalo sono state chiuse a scopo precauzione e i voli sospesi fino alle 4.44. Vista l'ora e i pochi decolli e atterraggi, i disagi sono stati limitati: solo nove aerei cargo e passeggeri sono stati dirottati su altri scali. Un funzionario del Comando ha riferito che un singolo pacco di rifiuti conteneva più di 7.000 pezzi di carta di bassa qualità.
In risposta alla campagna del Nord, il 9 giugno, per la prima volta in sei anni, la Corea del Sud ha trasmesso a tutto volume la campagna anti-Pyongyang con l'uso di potenti altoparlanti al confine. Ma le trasmissioni non sono continuate nel tentativo di evitare un'escalation. I militari sudcoreani hanno chiarito di essere pronti a condurre la contro-propaganda in qualsiasi momento e avvertito che la reazione dipenderà dalle azioni della Corea del Nord.
Compiuto test per sviluppo missili a testata multipla
La Corea del Nord ha intanto riferito di aver condotto con successo mercoledì un test missilistico sulla capacità di testate multiple, contraddicendo la valutazione di Seul relativa invece al suo fallimento. L'amministrazione missilistica del Nord “ha condotto con successo il test di separazione e controllo della guida delle singole testate mobili”, ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale Kcna. Le operazioni erano mirate “a garantire la capacità Mirv”, relativa alla tecnologia di veicoli di rientro multipli mirabili in modo indipendente, che consente a un singolo missile balistico di lanciare più testate su obiettivi diversi.
L'annuncio, tuttavia, è contrario ai giudizi dei militari di Seul sull'esplosione che invece sarebbe avvenuta a mezz'aria. I funzionari del Comando di stato maggiore congiunto hanno detto mercoledì che il missile è stato lanciato da un'area dentro o intorno a Pyongyang intorno alle 5.30 locali, ma è esploso sul mar del Giappone dopo aver volato per circa 250 chilometri. Anzi, l'ipotesi più accreditata da Seul è che il test avrebbe riguardato un missile ipersonico.
Invece, il Nord ha affermato che il test “ha utilizzato il motore del primo stadio di un missile balistico a combustibile solido a raggio intermedio entro una gittata di 170-200 chilometri”. Le testate mobili separate sono state guidate correttamente verso tre coordinate di destinazione, ha precisato la Kcna. Il lancio è stato supervisionato da Pak Jong-chon, vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori, e Kim Jong-sik, primo vicedirettore del dipartimento del Comitato centrale del partito. Il miglioramento "della capacità Mirv è un compito tecnologico di difesa molto importante e una massima priorità del Comitato centrale”, ha concluso la Kcna.