Lunedì 30 Dicembre 2024
REDAZIONE ESTERI

Pakistan: 21 chiese, bibbie e case di cristiani incendiate da folle di musulmani inferociti. Perché e cosa sta succedendo

Tensioni interreligiose a Jaranwala. La autorità locali hanno già arrestato 128 persone che avrebbero preso di mira i luoghi di culto cristiani

Islamabad (Pakistan), 17 agosto 2023 – Bibbie e chiese bruciate. Cristiani costretti a lasciare le proprie abitazioni che sono state date alle fiamme. E’ quanto sta accadendo a Jaranwala, in Pakistan teatro nelle ultime ore di fortissime tensioni interreligiose.

Una manifestazione dei cristiani in Pakistan dopo le violenze
Una manifestazione dei cristiani in Pakistan dopo le violenze

Gli assalti alle chiese

Sono infatti almeno 21 chiese sono state date alle fiamme, insieme a diverse case di appartenenti alla comunità cristiana, da folle di musulmani inferociti a Jaranwala, nel Punjab, già teatro ieri di violenze interreligiose.

Le proteste dei cristiani contro le violenze
Le proteste dei cristiani contro le violenze

Lo ha riferito il direttore esecutivo del Consiglio unito delle Chiese, Samson Suhail. Parlando in una conferenza stampa a Islamabad, Suhail ha affermato che le Bibbie all'interno delle chiese sono state bruciate e fedeli costretti a lasciare le loro case. "Stiamo sollecitando al governo un'indagine indipendente e severe punizioni per i responsabili di questi attacchi”, ha aggiunto.

Gli arresti

Naveed Ahmad, portavoce della polizia di Jaranwala, ha detto all'agenzia Ansa che sono stati registrati cinque ipotesi di reato in base alle “disposizioni di terrorismo e disordini, compresa la profanazione dei luoghi di culto”. Ahmad ha inoltre affermato che “fino ad ora, 128 persone sono state arrestate in relazione agli assalti alle chiese e alle case della comunità cristiana”, ma sono indagati oltre 600 violenti.

Polizia a difesa dei luoghi di culto cristiani
Polizia a difesa dei luoghi di culto cristiani

Nel frattempo, il primo ministro del Punjab, Mohsin Naqvi, si è impegnato ad accelerare il ripristino di tutte le chiese e residenze appartenenti alla comunità cristiana nell'arco di tre o quattro giorni.

L’esercito

Il capo dell'esercito pakistano, generale Syed Asim Munir, ha denunciato con forza "i fatti di Jaranwala” come un evento “profondamente tragico e del tutto inaccettabile”. Ha sottolineato che “simili casi di intolleranza e comportamenti estremi non hanno posto all'interno della società”, sottolineando che ciò vale “per tutti i segmenti della popolazione” e sottolinea in particolare la necessità di “proteggere le minoranze”.

L’accusa di blasfemia

"Tutti i cittadini del Pakistan sono uguali indipendentemente dalla loro religione, sesso, casta e credo”, ha detto rivolgendosi a un raduno di studenti durante un seminario. “Nessuno sarà autorizzato a manipolare la legge e coloro che sono colpevoli di aver commesso tali crimini saranno portati davanti alla corte di giustizia”, ha detto Munir. Mercoledì una folla inferocita ha vandalizzato diverse chiese nella città di Jaranwala, nel Punjab, in risposta a un'accusa di blasfemia contro due cristiani.

Le religioni in Pakistan

Il Pakistan – secondo l’enciclopedia online Wikipedia – è uno Stato a maggioranza musulmana. Tra le religioni quella maggiormente professata è l'Islam, praticato da circa il 95-98% della popolazione totale composta da più di 195 milioni di abitanti residenti all'interno del territorio nazionale. Il restante 2-5% pratica il cristianesimo, l'induismo e altre religioni.

La Costituzione

La Costituzione del Pakistan stabilisce l'Islam come religione di Stato, ma fornisce a tutti i suoi cittadini il diritto di professare, praticare e diffondere la propria religione, pur rimanendo soggetti alle disposizioni di legge, all'ordine pubblico e al buon costume. La costituzione limita però i diritti politici dei pakistani non musulmani, non essendo autorizzati a poter diventare uno dei presidenti del Pakistan o uno dei Primi ministri del Pakistan. Inoltre solo ai musulmani viene concesso a fungere da giudici della corte federale, che ha il potere di far decadere qualsiasi legge ritenuta non islamica.