Roma, 6 agosto 2023 – Due giorni per capire se, e come, un negoziato possa intravedersi all’orizzonte della guerra in Ucraina.
Il summit di Gedda
È iniziato ieri a Gedda, in Arabia Saudita, un incontro sull’Ucraina con i rappresentanti delle potenze emergenti e dei Paesi occidentali; un nuovo tentativo di Riad di rafforzare la propria influenza internazionale, anche se le aspettative rimangono limitate.
Chi partecipa
I membri del G7, i Paesi Brics, l’Ucraina e la Cina – l’elenco ufficiale dei partecipanti non è stato reso noto ma la Russia non è stata invitata – sono tutti allo stesso tavolo. Ai colloqui partecipano consiglieri politici e diplomatici dei governi invitati.
Presente anche la Cina
Non sono previste conferenze stampa ed è improbabile che si riesca a redigere una dichiarazione comune. Ma è pur sempre un inizio. Kiev è comunque soddisfatta. "È importante che la Cina sia al tavolo. Che ci sia il negoziatore Li Hui è un super passo in avanti", ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
La pace e l’integrità dell’Ucraina
Secondo fonti Ue ieri sarebbe emersa un’intesa "sul fatto che il rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina deve essere al centro di qualsiasi accordo di pace, così come il primato della Carta dell’Onu". Ottimo. Il problema è che a Gedda manca la Russia.