New York, 26 ottobre 2018 - Svolta nelle indagini sui pacchi bomba in Usa. Nel Sud della Florida l'Fbi ha arrestato Cesar Sayoc, un uomo di 56 anni considerato dalle forze dell'ordine il principale sospettato nelle indagini. L'uomo ha una storia con precedenti penali - tra cui un arresto nel 2002 per una minaccia bomba - ed è stato identificato grazie ad alcune tracce del dna rinvenute su un congegno esplosivo. Il 56enne risulta vivere ad Aventura in Florida, ma è nato a New York. Sayoc negli ultimi documenti si definiva 'manager' ma la sua attività non è nota, di certo risulta registrato come repubblicano. Il ministro di Giustizia, Jeff Session, ha dichiarato che rischia 48 anni di carcere: l'uomo è stato infatti incriminato per 5 capi d'accusa federali, compresi trasporto di esplosivo, spedizione illegale di esplosivo, minaccia contro ex presidenti.
Nell'operazione - avvenuta in un edificio a Plantation, nella contea di Broward, Florida - l'Fbi ha sequestrato un van di colore bianco coperto da diversi manifesti elettorali e da diverse immagini del presidente Donald Trump. E proprio l'inquilino della Casa Bianca ha fatto sapere che la sua amministrazione sarà implacabile: "Perseguiremo il responsabile con la massima severità prevista dalla legge. Non consentiremo la violenza politica negli Usa".
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— Oliver McGee PhD MBA (@OliverMcGee) 26 ottobre 2018
A poche settimane dalle elezioni di medio termine, il presidente degli Stati Uniti si dice rammaricato per la vicenda. "I repubblicani stanno facendo così bene nel voto anticipato e nei sondaggi - ha affermato Trump -, e ora accade questa cosa delle bombe e il momento favorevole frena grandemente. Molto spiacevole quello che sta succedendo".
13 ORDIGNI - Intanto il numero dei sospetti ordigni esplosivi è salito a 13. Nel mirino i democratici. L'ultimo è stato rinvenuto nel cuore di Manhattan all'interno di un ufficio postale, indirizzato a James Clapper, ex capo dell'intelligence Usa. Prima di lui, Hillary Clinton, Barack Obama, il suo ex ministro della giustizia Heric Holder, la Cnn, il governatore di New York Andrew Cuomo, il Campidoglio, la deputata dem Maxime Waters, Robert De Niro, l'ex vicepresidente Joe Biden (due sospetti pacchi) e il senatore dem Cory Booker.
Il direttore del Fbi, Christopher Wray, però non esclude che "possano esserci" altri pacchi sospetti "in transito". "Non sono uno scherzo", ha detto Wray spiegando che contenevano materiale potenzialmente esplosivo. Il direttore del Bureau ha aggiunto che "è troppo presto per parlare del movente". "Riteniamo di aver preso la persona giusta, ma ci sono ancora tante domande senza risposta", ha dichiarato Wray. Anche il procuratore generale Jeff Sessions ha detto che "i dettagli sul movente non sono noti".