Lunedì 16 Settembre 2024

Gaza: liberato un ostaggio israeliano del 7 ottobre. Era detenuto da Hamas in un tunnel

Qaid Farhan al-Qadi, 52enne beduino, è stato trovato in buone condizioni. Era stato rapito nella comunità di Mivtahim ed è stato salvato grazie a un’operazione “complessa” dell’Idf

Roma, 27 agosto 2024 – L’esercito israeliano ha annunciato la liberazione di un ostaggio detenuto da Hamas, catturato nell’attacco del 7 ottobre. Si tratta di Qaid Farhan al-Qadi, trovato "in stabili condizioni di salute, ora trasferito in ospedale per controlli medici". L’operazione di salvataggio, condotta nel sud della Striscia di Gaza, è stata definita “complessa” dall’Idf

Qaid Farhan al-Qadi, 52 anni, fa parte di una comunità beduina vicino alla città meridionale di Rahat e lavorava come guardia in una fabbrica di imballaggio nel Kibbutz Magen. Il 7 ottobre, era stato rapito da Hamas nella vicina comunità di Mivtahim.

L’uomo è stato trovato, dopo 326 giorni di prigionia, all’interno di un tunnel dai commando dell’unità d’élite Shayet 13 della Marina. L'operazione è stata guidata dal Comando meridionale delle IDF, dall'agenzia di sicurezza Shin Bet e dalla 162a divisione dell’Idf. 

L'ostaggio beduino Qaid Farhan al-Qadi, liberato dall'Idf, con il fratello all'ospedale Soroka di Beersheba (Ansa)
L'ostaggio beduino Qaid Farhan al-Qadi, liberato dall'Idf, con il fratello all'ospedale Soroka di Beersheba (Ansa)

Dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre, si ritiene che 104 siano ancora a Gaza, compresi i corpi di 34 vittime confermate dalle IDF. Durante la tregue durata una settimana a fine novembre, Hamas ha rilasciato 105 civili e 4 erano stati rilasciati in precedenza. Le truppe israeliane hanno salvato 8 ostaggi nel corso di diverse operazioni e 30 corpi sono stati recuperati. Tre delle vittime sono state uccise per errore dai militari mentre cercavano di fuggire dai loro rapitori. 

Oltre alle persone rapite il 7 ottobre, Hamas sta anche trattenendo due civili israeliani entrati nella Striscia nel 2014 e nel 2015, così come i corpi di due soldati delle IDF uccisi nel 2014. Secondo quanto riferito dall’esercito israeliano, ulteriori dettagli non possono essere pubblicati in questa fase "a causa di problemi di sicurezza dei nostri ostaggi, della sicurezza delle nostre forze e della sicurezza dello Stato".