Venerdì 26 Luglio 2024

Oscar Pistorius, la nuova difficile vita fuori dal carcere. “Non trova lavoro, è l’ombra di ciò che era”

All’ex campione sudafricano è stata concessa la libertà vigilata tre mesi fa. Testimoni affermano che non sia amichevole e che il suo aspetto sia cambiato molto

Oscar Pistorius (Alive)

Oscar Pistorius (Alive)

Pretoria, 11 aprile 2024 – Sono passati tre mesi dall’uscita di Oscar Pistorius dal carcere, dopo 11 anni di detenzione per aver ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp, ma il ritorno in società non sembra andare a gonfie vele. Il primo atleta con disabilità a gareggiare ai giochi olimpici, ora caduto in disgrazia, starebbe riscontrando difficoltà nel trovare un lavoro e nel socializzare.

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Secondo il Daily Mail, il 37enne avrebbe contattato almeno due esponenti del Comitato paralimpico internazionale per ‘tastare il terreno’ su un’eventuale collaborazione di quale tipo. Nulla da fare: sembra che uno dei due abbia risposto che l’ex campione sudafricano sia “una persona troppo tossica con cui lavorare al momento”, aggiungendo che “non c’è nulla per lui qui”. Al momento, Pistorius starebbe facendo volontariato presso una chiesa di lingua olandese non molto distante dalla villa dello zio Arnold, presso la quale risiede dal momento del rilascio. Svolgerebbe compiti di manutenzione e pulizia

Ma i problemi non finiscono qui. A detta di Aida Govender, che lo avrebbe visto lavorare in chiesa, Pistorius “non è amichevole né estroverso”, essendo “l’ombra di ciò che era” in passato. Avrebbe inoltre preso chili e porterebbe capelli e barba lunghi. Alcuni giornalisti che hanno seguito il rilascio hanno riferito che il 37enne sarebbe solito fumare molto.

Pistorius non è ancora un uomo libero, e non lo sarà fino al 2029, quando avrà scontato l’interezza della pena per omicidio. È quindi in libertà vigilata a casa dello zio, dove riceve quotidianamente le visite degli agenti che monitorano il suo percorso di riabilitazione. La sentenza di rilascio prevede che l’ex campione segua dei corsi sul controllo della rabbia, sulla sensibilizzazione alla violenza di genere e sul consumo responsabile di alcol.

La vicenda giudiziaria di Oscar Pistorius si è aperta la notte del 14 febbraio 2013, quando ha sparato 5 colpi di pistola contro la fidanzata Reeva Steenkamp, mentre lei si trovava in bagno. La sua difesa si è sempre basata sulla ricostruzione per cui l’atleta avrebbe sparato credendola un ladro, ma i cari della giovane hanno dimostrato che la relazione tra i due era burrascosa, e che gli attacchi di collera di Pistorius erano frequenti. Secondo i giudici, a scatenare la furia sarebbe stata la decisione di Steenkamp di lasciarlo: le valigie erano già pronte. 

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