Roma, 8 dicembre 2017 - Un orso polare visibilmente denutrito si regge a fatica sulle zampe, si vedono le ossa, ha pochissimo pelo e si trascina alla ricerca di nutrimento per poi accasciarsi a terra. E' l'immagine che si è trovata di fronte il team di SeaLegacy sull'isola di Baffin, in Canada. L'attivista e fotografo di National Geographic Paul Nicklen ha postato il video straziante su Instagram, per farlo arrivare a più persone possibili. "Il nostro team ha lottato con le proprie emozioni per trattenere le lacrime mentre riprendevamo. E' una scena che mi perseguita ancora ma so che dobbiamo condividere sia il bello sia ciò che spezza il cuore se vogliamo abbattere i muri dell'apatia. Ecco come appare la fame - scrive il cofondatore di SeaLegacy Nicklen in un lungo post che accompagna il video -. L'atrofia muscolare. Senza energia. E' una morte lenta e dolorosa. Quando gli scienziati dicono che gli orsi polari si estingueranno nei prossimi 100 anni, penso che la popolazione globale di 25mila orsi sta morendo in questo modo".
L'orso polare morente, l'immagine del cambiamento climatico in atto - di A. FARRUGGIA
"Le persone - continua il fotografo nel post di denuncia - pensano che possiamo mettere piattaforme nell'Oceano o nutrire l'orso affamato. Ma la verità è questa: se la Terra continua a scaldarsi, perderemo orsi e interi ecosistemi polari. Questo grande orso maschio non era vecchio, e certamente è morto poche ore o qualche giorno dopo averlo filmato. Ma ci sono soluzioni. Dobbiamo ridurre l'impronta di carbonio, mangiare il cibo giusto, smettere di abbattere le nostre foreste e iniziare a mettere la terra, la nostra casa, prima di tutto".
"Unitevi a noi su @sea_legacy - è l'appello di Nicklen - mentre cerchiamo e implementiamo soluzioni per gli oceani e gli animali che dipendono da loro, compresi noi umani".