Martedì 16 Luglio 2024
GIOVANNI PANETTIERE
Esteri

Orrore nel bosco in Francia. Rapita e uccisa dal patrigno. L’agonia della piccola Celya

Lei aveva 6 anni. L’uomo è stato arrestato dopo una fuga durata tutta la notte. L’aggressione è iniziata in casa, poi il sequestro: accoltellata la madre della vittima.

Orrore nel bosco in Francia. Rapita e uccisa dal patrigno. L’agonia della piccola Celya

Orrore nel bosco in Francia. Rapita e uccisa dal patrigno. L’agonia della piccola Celya

RENNES (Francia)

Il bosco, la bambina, il lupo. La metafora c’è tutta, come nella favola di Cappuccetto rosso del francese Charles Perrault, ma nella cronaca d’Oltralpe a mancare è il lieto fine. Ha il timbro sordo di un pugno allo stomaco il racconto del ritrovamento del corpo della piccola Celya, sei anni, uccisa in Seine-Maritime dal patrigno che l’aveva strappata all’affetto della madre al culmine di una brutale aggressione in casa nel pomeriggio di venerdì. Per ore oltre duecento gendarmi l’hanno cercata ovunque, ma alla fine si sono dovuti arrendere. E con loro la speranza di poter ritrovare Celya viva.

Prima gli agenti hanno rintracciato nel tardo pomeriggio la Golf blu scuro dell’uomo, poi poco più in là, nella notte a cavallo con sabato, appena nascosto dalla vegetazione, hanno recuperato il cadavere della bambina. Alle prime luci dell’alba, invece, è finita la fuga del 42enne, compagno della madre di Celya, dal 2009 condannato per ben cinque volte per reati legati alla droga.

La piccola era stata rapita dal patrigno dalla loro casa di Bettevil, a tre chilometri dal luogo del macabro ritrovamento. ll pubblico ministero di Rouen, Frederic Teillet, che ha coordinato le ricerche di Celya, ha raccontato che "il patologo forense ha potuto effettuare un esame esterno sul corpo della bimba dal quale sono emersi eventi estremamente violenti, una frattura importante del cranio nella parte posteriore della testa che molto probabilmente ne ha causato la morte". Erano inoltre visibili "lesioni ecchimotiche" su tutto il corpo", ha chiosato il magistrato.

L’omicidio è giunto al culmine di un "raptus di follia", da un letto di ospedale la madre della vittima si aggrappa a una qualche delucidazione. La donna, nel corso di una lite domestica col compagno, per difendere la figlia, è stata colpita dall’uomo con nove coltellate. Secondo le sue dichiarazioni, il 42enne ha sbattuto brutalmente Célya al suolo. A quel punto lei è corsa fuori casa per chiamare i soccorsi. Questi, però, al loro arrivo non hanno potuto fare altro che constatare la sparizione della piccola e del patrigno. È stata così lanciata l’allerta rapimento in tutto il Paese che prevede uno straordinario dispiegamento di gendarmi e l’utilizzo di elicotteri.

Il presunto omicida che, secondo la compagna, avrebbe "assunto cocaina più volte durante il giorno" e in passato avrebbe avuto problemi comportamentali, è stato arrestato mentre tentava di uscire dal bosco a Betteville. Era ancora armato di coltello, ma non ha opposto resistenza agli agenti. Il peggio era già avvenuto, in una vicenda più spietata di una favola nera.