Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE MAGAZINE

Orche all'attacco delle imbarcazioni in Spagna. La studiosa: ecco cosa c'entra il timone

Gli episodi si susseguono dal 2020. Tante le ipotesi ma resta il mistero

Roma, 16 agosto 2022 - Orche all’attacco delle imbarcazioni lungo le coste atlantiche di Spagna e Portogallo. Gli episodi si ripetono da due anni. Un comportamento anomalo e misterioso, gli scienziati s’interrogano. Mentre sono nati addirittura gruppi Facebook per mettere sull’avviso i naviganti. Tra 2020 e 2021 in Spagna il ministero ha vietato per certi periodi la navigazione in alcuni tratti di mare alle imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 15 metri. Perché sembrano essere proprio le barche più piccole le predilette dalle orche. Ma che cosa sta succedendo? Gli esperti per ora mettono in fila una serie di ipotesi. 

Leggi anche: Due elefantini gemelli nati negli Usa. "Evento rarissimo, un miracolo"

Leggi anche: Squali bianchi, l'incredibile patto sulle prede. E fanno più morti ippopotami o tostapane

Leggi anche: Le orche assassine e le barche. Il ricercatore spagnolo: vi spiego che cosa le attrae

Leggi anche: Australia: centinaia di balene spiaggiate. Un mistero, solo la metà è viva

Leggi anche: Anche pitoni, pipistrelli e grifoni vanno dal 'dottore': il moluro Pippo e gli altri

Leggi anche: Barca si rovescia, 5 morti: "Ha urtato una balena"

A questo link tutte le informazioni sul lavoro di Menkab

Giulia Calogero, presidente dell’associazione Menkab, che opera dal 2010 a sostegno delle attività di ricerca scientifica e di educazione ambientale dedicate al Mediterraneo, è prudente: “Di certo l’obiettivo delle orche non è quello di provocare danni”. Lei si è innamorata di questi cetacei da bambina e nel 2019 ha avuto l’occasione straordinaria di osservarli a Genova, quando al largo della Liguria si è perso un gruppo in arrivo dall’Islanda.

Premette: "Non mi risulta che ci siano state osservazioni dirette da parte di ricercatori di ciò che sta accadendo tra Spagna e Portogallo". Da quello che viene documentato, "sembra che le orche siano attratte dal timone". 

Leggi anche: Squali bianchi giganti, ecco perché. Cosa sta succedendo negli oceani

Il mistero e le ipotesi

Ma perché questi cetacei interagiscono così con le barche? Nella risposta partiamo in salita. "Di sicuro - riflette Giulia Calogero - non le aiuta il nome che le hanno attribuito, orche assassine o killer whale, che è un omaggio al loro sistema di predazione davvero notevole, gli adulti insegnano ai piccoli. Ma va precisato che ogni sub popolazione di orche ha sistemi differenti. È vero che in Sudamerica si nutrono di foche sulla spiaggia, in Sudafrica anche di squali bianchi. Ma ad esempio le orche arrivate a Genova dall'Islanda si cibavano unicamente di aringhe e tonni". 

Disturbate nella ricerca di cibo?

L'esperta elenca alcune possibili risposte, partendo da una certezza: "Parliamo di mammiferi altamente intelligenti. Potrebbe essere un’attività di gioco o potrebbero avere associato certe imbarcazioni al fastidio di non riuscire a comunicare tra loro. Ancora, potrebbero considerare quei natanti come un intralcio alla ricerca di cibo". Alle imbarcazioni è sempre stato consigliato di spengere il motore "perché il timone si dimostra una fonte di interesse". Sicuramente una situazione a rischio, visto che un adulto pesa 3-4 tonnellate.

L'identikit dell'orca

"Le orche - racconta la presidente di Menkab - sono estremamente intelligenti e hanno una struttura sociale molto complessa. Vivono in famiglie  guidate da femmine, alle femmine viene data una grande importanza. I gruppi possono arrivare a contare fino a 40-50 individui. Spesso viaggiano insieme, hanno una grande cura per i piccoli e una capacità di comunicazione infinita".

"Vivono il lutto"

Quando chiedi a Giulia Calogero un esempio di intelligenza di questi cetacei non ha dubbi. Ripesca uno dei suoi ricordi più intensi del 2019 e spiega: "Le orche sono capaci di vivere il lutto. Ricordo che la madre di quelle arrivate a Genova aveva perso il piccolo. E per giorni lo ha tenuto a galla accanto a sé, tenendo in bocca una pinna e spingendolo finché non ha accettato di averlo perso. E tutti gli altri le stavano attorno".

Un'orca che si nutre di aringhe vicino a un peschereccio in Norvegia
Un'orca che si nutre di aringhe vicino a un peschereccio in Norvegia